TeAm pubblica, è già diplomazia sul nuovo presidente: Gerardini e D’Amico in pole

A settembre governance (con bando) e piano industriale. Scalpita il gruppo di Mauro Di Dalmazio

TERAMO – Tutto rinviato a settembre per il nuovo piano industriale della Teramo Ambiente ma soprattutto per la nuova governance, dopo le dimissioni del cda in carica prima del passaggio in house della società.

Ma in attesa di quella data e della pubblicazione del bando per la nomina dei nuovi amministratori, è battaglia politica per indicare in particolare il nuovo presidente che succederà a Luca Ranalli. C’è il gruppo dalmata che fa capo a Mauro Di Dalmazio, che dopo aver sapientemente taciuto sulle richieste di poltrone nel rimpasto dell’esecutivo, adesso passa alla cassa per chiedere il presidente: e propone Franco Gerardini, dirigente del settore rifiuti della Regione Abruzzo, in pensione, ed ex sindaco di Giulianova.

In attesa di capire qualche convergenza possa esserci su questo nome, gli ‘spifferi’ gli contrapporrebbero Luciano D’Amico, rettore emerito dell’Università di Teramo. un’eminenza nelle gestioni aziendali, colui che ha recuperato dal baratro i bilanci della TUA e che ha imposto tra i primissimi piccoli atenei UniTe.

Ma come accade in questi casi, forse i veri nomi sono altri e devono ancora uscire, i primi di solito vengono fatti conoscere perchè si… ‘brucino’.

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