I biancorossi tornano al Bonolis per il derby d’Abruzzo e lo vincono con un gol di Viero, dopo aver resistito 20′ in dieci. Giuarda la squadra sotto alla curva
TERAMO – E’ bello il Teramo di Coppa che continua ad andare superando anche il Pescara e guadagnando l’accesso ai quarti di finali della manifestazione tricolore.
Vittoria meritata per i biancorossi di Guidi costretto ancora una volta a mettere insieme una squadra tenendo conto della diverse assenze (Soprano, Arrigoni, Cuccurullo, Rossetti, Kyeremateng, Fiorani e Trasciani. Il Teramo ha fatto di necessità virtù e ha tenuto benissimo il campo di fronte ai biancazzurri di Auteeri, mantenendo un evidente possesso palla, anche se il primo tempo è stato sostanzialmente in equilbrio con una occasione per parte, di Illanes per il Pescara e di Bernardotto per il Teramo. Quest’ultima è forse la più clamorosa, con l’attaccante teramano che arriva in spaccata sul traversone ma la palla finisce di pochissimo a lato della porta.
C’è purtroppo da registrare l’infortunio per Bouah (noie muscolari) che al 31′ lascia il posto a Viero, che sarà il match winner della partita. Nella ripresa, il suo inserimento sottoporta è puntuale e preciso per tramutare in gol il suggerimento dalla destra di Hadziosmanovic. E’ tripudio biancorosso, in uno stadio che nonostante il mercoledì sera ha offerto un bel colpo d’occhio, soprattutto per la sfida a distanza tra le du curve (c’erano 341 pescaresi).
Il Teramo ha saputo reggere il vantaggio, gestendo il ritorno senza grande convinzione del Pescara, chiudendo gli spazi e stringendo i denti anche quando è rimasto in dieci (a 20′ dalla fine) per l’espulsione da ultimo uomo di Bellucci costretto a fare fallo sull’attaccante pescarese, non riuscendo a gestire una ‘pallaccia’ rimessa verso la retroguardia da Birligea.
Soffre in una sola occasione, al 63′ e lo fa per colpa di una palla persa: Mungo perde palla a ridosso della propria area, Diambo se ne impossessa ma davanti a Agostino calcia alto un… rigore. Passata la paura, è lo stesso Mungo protagonista nel giro di 10 minuti tra il 63′ e il 73′, con due conclusioni: la prima a botta sicura impegna Radaelli in tuffo, nella seconda la battuta in corsa è alta.
Al 75′ arriva la già annotata espulsione di Bellucci e il Pescara prende coraggio, uscendo dalla propria metacampo ma l’unico frutto è un fendente a fil di palo del nuovo entrato Pompetti ed anzi, è ancora il Teramo a farsi pericoloso dalle parti di Radaelli, con un’azione personale di Birligea il cui tiro in messo a tre avversari viene deviato dal portiere. Finale di gara sotto la curva per i biancorossi, che riscattano l’opacissima prova di domenica scorsa a Pontedera contro il Montevarchi e incassano l’applauso dei tifosi sotto gli occhi interessati del nuovo proprietario Davide Ciaccia, presente stasera in tribuna.