Il responsabile Ucat, Pinto: “C’è una disseminazione di casi sul territorio ma situazione è drammatica anche se sotto controllo”
TERAMO – Lo scorso anno di questi tempi c’era una media di circa 400 positivi al giorno, adesso siamo a circa 370 in una settimana, con una incidenza di casi superiore a 110 per centomila abitanti. Ma è pur sempre emergenza, anche perché rispetto a sette giorni fa, il numero dei ricoverati in terapia intensiva sono saliti da uno a 5. Per questo la Asl di Teramo sta mettendo in atto le contromisure, come fossimo alle prese con la quarta ondata. Lo conferma il responsabile dell’Ucat di Teramo, Giandomenico Pinto.
Il quadro complessivo pone un’altra valutazione: stavolta, a differenza delle altre, la diffusione del virus è un pò in tutta la provincia e nessun comune può dirsi ‘esonerato’ dal problema. Nella prima ondata fu la ValFino a subire la pressione maggiore e nella seconda la costa fu focolaio preoccupante. Oggi c’è “una disseminazione provinciale e una situazione da monitorare – dice Pinto -, l’obiettivo e la speranza è di confinare questi casi che si sono verificati. Potremmo essere anche di fronte al picco di questa quarta ondata, che stiamo vivendo al pari della provincia dell’Aquila. Basandoci sull’esperienza dello scorso fu questo il momento particolare della diffusione, tra settembre a dicembre, ma lo scorso anno non avevamo i vaccini”.