Sullo stesso terreno della peggiore prestazione contro il Montevarchi, la migliore in trasferta della squadra di Guidi: 3-0 con Rosso, Bernardotto e Soprano. Perucchini para un rigore
PONTEDERA – Proprio su quel campo che aveva segnato una delle debacle più pesanti di questa stagione contro il Montevarchi, il Teramo firma una resurrezione emblematica per una settimana che è stata ancora una volta ricca di colpi di scena per le vicende extrasportive del club cittadino. I biancorossi passano senza discussioni e nettamente (0-3) sul campo del Pontedera (che finora aveva visto una sola sconfitta degli amaranto di casa) davanti al (nervoso) ex Magnaghi, oggi capocannoniere del torneo.
Il Teramo ha saputo gestire con grande saggezza la gara, facendo sfuriare un Pontedera molto sicuro di se stesso, che ha anche segnato due volte ma entrambe in chiara posizione irregolare di fuorigioco: poi lo ha pugnalato a morte, con un ‘uno-due’ alla mezzora, quando prima Rosso (28′) poi Bernardotto (31′) hanno messo al tappeto i toscani. Rosso ha corretto in porta un traversone che ha attraversato tutta l’area piccola da destra – e colto di sorpreso l’impacciato portiere Angeletti che ha ribattuto oltre la linea; Bernardotto ha raddoppiato con un pallone al centro che ha seminato il panico tra il portiere Angeletti e il difensore Shimi, con quest’ultimo ad anticipare il compagno con un clamoroso autogol.
Un tripudio per i circa 50 straordinari tifosi del Teramo che hanno sfidato l’acqua e il freddo per essere vicini ancora una volta ai biancorossi. quando ti aspetti la reazione del Pontedera, molle e senza particolari acuti grazie ad una attenta difesa del Teramo, ecco il tris. Al 55′ è Soprano a svettare su tutti nella mischia in area: il colpo di testa del centrale sul traversone di Ndrecka è imparabile per Angeletti.
Al 73′ potrebbe addirittura arrivare il poker, se la battuta dalla distanza di Hadziosmanovic non finisse di poco alto sopra l’incrocio dei pali. Nel recupero, il suggello di Perucchini ad una prova superba: il portiere teramano neutralizza dal dischetto il rigore tirato da Magnaghi, blindando il 3-0 per il Teramo.