San Silvestro e Capodanno, stop agli aperitivi (alcolici) dalle 15 e niente ‘bevute’ in giro per le città

Le indicazioni della prefettura che dovranno essere trasformate in ordinanze dai sindaci nelle prossime ore. Ecco quali sono le regole

TERAMO – Quello che i sindaci non ebbero il coraggio di fare (“per evitare di infierire su una categoria come quella degli esercenti dei locali pubblici” si disse al Comune di Teramo) per Natale, adesso il prefetto lo dispone per loro per l’ultimo dell’anno: il divieto di aperitivi in piedi fuori dei bar, abitudine consolidata e non solo a Teramo e non solo a Natale e Capodanno.

A costringere il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblici presieduto dal prefetto Angelo De Prisco e riunitosi oggi, è stato l’incremento dei contagi che in provincia di Teramo, in una settimana, ha raggiunto la percentuale del 30% in più.

Ecco allora che il Comitato, al quale hanno partecipato anche il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia, e l’assessore comunale al commercio, Antonio Filipponi, “ha sentito l’esigenza di rivolgere un richiamo di attenzione ai Sindaci affinché possano autonomamente valutare, in qualità di Autorità sanitarie, l’adozione di eventuali, ulteriori misure di contrasto pandemico nell’esercizio dei poteri di ordinanza“, in vista di un Capodanno che. potrebbe configurarsi “come altamente problematico in ragione dei probabili assembramenti connessi a momenti conviviali ed augurali in luoghi pubblici o aperti al pubblico“.

Ecco dunque che, con l’intenzione di uniformare le disposizioni in tutta la provincia, le ordinanze sindacali dovrebbero riportare questi obblighi:
– divieto di somministrazione al banco di bevande alcoliche dal 31 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022, per l’intero arco della giornata;
– divieto di somministrazione di bevande alcoliche, anche al tavolo, dalle 15 alle 20 del 31 dicembre 2021 e dalle 01 alle 9 del 1° gennaio 2022;
– divieto di consumo di cibo e bevande alcoliche e non, ad eccezione dell’acqua, nelle aree pubbliche, ivi incluse le aree prospicenti agli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali dalle ore 20 del 31 dicembre 2021 fino alle 5 del 1° gennaio 2022.


Il Comitato ha però anche invitato i sindaci a “stringenti controlli sul rispetto (anche) delle ulteriori misure di contenimento del contagio” da Covid-19 previste dal Decreto festività. Non senza auspicarsi, allo stesso tempo, che a queste regole “si accompagnino comportamenti di auto-responsabilità della cittadinanza in considerazione della criticità del momento“.