E’ in consegna la fornitura di antivirale Molnupiravir, destinato ai pazienti malati di Covid a rischio di complicanze. Al Mazzini finora oltre 400 trattamenti con anticorpi monoclonali. L’intervista al primario Antonella D’Alonzo in onda su R115
TERAMO – Come per i monoclonali, la Asl di Teramo sarà la prima a utilizzare anche la pillola anti-Covid della Merck & Sharp, l’antivirale Molnupiravir, che viene somministrato ai pazienti positivi che sono a rischio complicanze perchè ritenuti fragili per altre patologie e che devono essere trattati ebtro 5 giorni dalla comparsa della malattia. Le forniture del prodotto è in corso in queste ore nella farmacia ospedaliera e sarà presto utilizzato sui pazienti che vengono ‘intercettati’ con grande impegno da parte del personale dell’Usca su segnalazione dei medici di famiglia.
A confermare questa nuova dotazione, ma sottolineando che la somministrazione dell’antivirale, non solo non è per chiunque ma non è assolutamente sostitutivo della vaccinazione, è il primario del reparto di Malattie Infettive, Antonella D’Alonzo: “Questa nuova terapia – ha detto – ci permette assieme a quella con i monoclonali, di evitare le ospedalizzazioni dei malati di Covid e dunque di evitare la pressione sui reparti”.
Si tratta di pillole, che vengono somministrate in una quantità di 8 al giorno, per un periodo di 5 giorni (40 pillole in totale) a pazienti a rischio. La Asl di Teramo è all’avanguardia in Abruzzo nel trattamento con i monoclonali: ne sono stati effettuati circa 400 tra Malattie infettive al Lotto III del Mazzini e la Rsa di Bellocchio.
Attualmente nel reparto di Malattie infettive sono ricoverati 17 pazienti (“malati impegnativi” li ha definiti la dottoressa D’Alonzo), l’80% dei quali non vaccinati; nel reparto di subintensiva ci sono altri pazienti in ventilazione mentre sono 2 quelli assistiti in terapia intensiva in condizioni molto più serie.