A casa e senza stipendio 17 infermieri (fermati anche dall’ordine) e 8 medici. Il Covid colpisce i nosocomi: in totale 75 contagiati (all’esterno) a Teramo, 32 a Sant’Omero, 29 ad Atri e 16 a Giulianova
TERAMO – Dieci in un solo giorno, 36 in totale fino ad oggi: la Asl non temporeggia e ‘punisce’ i dipendenti che obiettano la vaccinazione anti-Covid. Tra questi la sospensione dal lavoro senza stipendio riguarda anche 17 infermieri che sono in malattia, dopo la sospensione notificata loro anche dall’ordine professionale.
Certo, i provvedimenti si ripercuotono sull’organizzazione del lavoro perché questi vanno a sommarsi alle assenze dei sanitari positivi (che hanno contratto il virus fuori dall’ospedale) e obbligati alla quarantena, il cui totale adesso è di 152. Nel complesso l’azienda non può contare dunque su quasi 190 unità di personale.
Maurizio Di Giosia lo ha ribadito: “Provvedimenti necessari – ha detto – anche per dare un segnale a chi tutti i giorni è in prima linea per difenderci da questa pandemia. E se esiste una regola questa va rispettata”.
Nel dettaglio, i 36 dipendenti sospesi senza stipendio per non essersi sottoposti alla vaccinazione sono 8 dirigenti medici, 17 infermieri, 3 operatori socio-sanitari, un fisioterapista, 4 operatori tecnici, un ausiliario specializzato, un coadiutore amministrativo, un tecnico della prevenzione. L’ospedale invece più colpito dalle assenze da positività per Covid è l’ospedale di Teramo, con 75 tra medici (18), infermieri (34), operatori socio sanitari (15). Ci sono poi Sant’Omero con 32 (e tra questi 4 medici, 21 infermieri e 3 Oss), Atri con 29 (di cui 5 medici, 11 infermieri e 9 Oss) e Giulianova con 16 (2 sono medici, 9 infermieri e 2 Oss).
Tra il personale sanitario in totale sono positivi 75 infermieri, 29 medici e 29 Oss.
Ascolta l’intervista al direttore generale Maurizio Di Giosia andata in onda nel Tg di R115