Il confronto tra vertici Asl e comitato ristretto dei sindaci (con i sindacati) ha fatto emergere novità sul progetto per il nosocomio da 501 posti-letto
TERAMO – I sindaci del Comitato ristretto hanno incontrato i vertici della Asl di Teramo e hanno cominciato ad entrare nel vivo della questione nuovo ospedale. secondo quanto si è saputo, nell’incontro al quale hanno partecipato anche i sindacati, dei 5 siti indicati anche da un atto di indirizzo del Consiglio Comunale di Teramo, il più indicato o, meglio, quello che corrisponde alle esigenze tecnico-logistiche è quello di Piano d’Accio.
L’ipotesi progettuale prevede la realizzazione della struttura in un tempo massino di poco più di 7 anni e costituirà quanto di più aggiornato in campo sanitario. Secondo il sindaco di Teramo, la Asl è intenzionata a confrontarsi con il territorio sulla scelta, per arrivare ad una sintesi che, una volta definito anche il percorso attraverso cui reperire i fondi mancanti, dia la possibilità di avviare l’opera.
I sindacati si dicono soddisfatti dell’incontro, si augurano che si avvii la fase del confronto con i portatori di interesse e che in particolare si pensi anche ai lavoratori, alle risorse necessarie per ‘sostenere’ una struttura da 501 posti letto. Il ruolo della Regione, dice Giovanni Timoteo della Cgil, è decisivo “perchè l’idea può anche trovare tutti d’accordo ma se la politica regionale non si impegna a individuare i fondi, tutto questo può anche restare un sogno nel cassetto”.
Il sindaco D’Alberto ha tenuto a ricordare la posizione del Comune di Teramo, tesa a centrare l’obiettivo di un miglioramento complessivo dell’offerta sanitaria per i cittadini della provincia di Teramo, ribadendo la centralità di Teramo capoluogo e di evitare il depotenziamento dell’attuale ospedale Mazzini.
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