Ennesimo episodio di violenza: l’agente picchiato con un bastone ha riportato fratture. Ne avrà per un mese
TERAMO – Ennesima aggressione nei confronti di appartenenti alla Polizia Penitenziaria presso il carcere teramano di Castrogno.
Questa mattina un detenuto italiano di etnia rom, apparentemente senza motivo, improvvisamente si è scagliato contro l’agente di servizio che stava procedendo all’apertura delle celle, impugnando il piede di un tavolo. L’agente è stato trasferito in ospedale per la frattura di un braccio: ne avrà per un mese
L’aggressione sembrerebbe essere scaturita da un ritardo di pochi minuti nell’apertura delle camere di pernottamento, ritardo dovuto alla promiscuità di detenuti positivi al Covid19 e detenuti negativi voluta dalla Asl e dalla Direzione. A Teramo infatti vige la disposizione di tenere nella stessa sezione detenuti malati di Covid e detenuti che non hanno contratto la malattia.
Sul fronte pandemico, i casi di positività dei detenuti, all’interno del penitenziario teramano, dai primi dati, sarebbero diminuiti del 50%,da 100 casi a 50.
II segretario provinciale del Sappe, Giuseppe Pallini, a tal proposito ribadisce le critiche al permanente silenzio delle Istituzioni penitenziarie (del Prap e del Dap) “su questa gravissima situazione pandemica e sulle criticità croniche dell’istituto teramano, come sulla carenza di personale e sulla gestione dei detenuti violenti.
Esprimiamo la nostra solidarietà al collega vittima di aggressione augurandogli la pronta guarigione“.