Nuovo metodo di… comunicazione per la nona minaccia dallo scorso maggio. I carabinieri non evacuano, ma verificano aula per aula senza sospendere le lezioni
TERAMO – Arriva addirittura via mail l’annuncio della presenza di un ordigno esplosivo nei locali della scuola. Clamoroso, singolare, ma vero: è successo questa mattina al Liceo Classico Delfico di piazza Dante, a Teramo, dove in segreteria hanno ricevuto via posta elettronica, un messaggio in cui si annunciava il rischio che una bomba potesse esplodere all’interno della scuola.
L’ennesimo allarme è stato gestito con grande professionalità dei carabinieri della Compagnia di Teramo, diretti dal tenente colonnello Luigi Vaglio, che hanno adottato un’altra tecnica. Niente clamore, basso profilo e nessuna evacuazione: ritenere attendibile sì la minaccia, ma verificare centimetro per centimetro l’istituto, aula per aula, spostando gli studenti nei corridoi e senza evacuare l’edificio.
E’ stato così possibile verificare l’assoluta infondatezza della minaccia, la nona da maggio e la quarta nell’ultimo mese e mezzo, e non interrompere il regolare svolgimento delle lezioni. Era già successo al Liceo Scientifico, lo scorso 24 febbraio, quando investigatori e dirigente scolastico avevano deciso di far rientrare gli studenti dopo la bonifica della scuola.
Adesso è partita l’inchiesta: molto probabilmente sarà più ‘facile’ individuare l’anonimo attraverso la rete. Ma una cosa è certa: questi gesti imbecilli sono destinati a non essere più presi in considerazione come prima.