Dopo i fattacci di Martinsicuro (aggrediti con invasione di campo), la beffa (squalifica, multa e partita persa a tavolino): i ragazzi della Polisportiva, noti per la loro empatia, hanno lasciato il campionato
TERAMO – Li abbiamo conosciuti personalmente, dalla prima idea della squadra amatoriale che vinceva dappertutto, e che poi si divertiva a festeggiare con grandissimo senso di civiltà e amicizia. E questo ‘credo’ li ha sempre contraddistinto, anche se messo a rischio dalla scelta di giocare un campionato ‘vero’ ma anche più ‘falso’ dentro, come quello dilettantistico, dove il sistema enuncia valori e rispetto ma poi non li mette in pratica. Ma loro, i ragazzi della Polisportiva Gagarin si sono sempre distinti per coraggio delle idee, franchezza e tanta umiltà. Dove c’erano loro, c’era buonumore. E vittoria o sconfitta era la stessa cosa.
Sono riusciti a distruggere pure questo, gli altri, la federazione, la (in)giustizia sportiva. Il ritiro dal campionato di Seconda categoria di calcio a 11 della Polisportiva Gagarin è una sconfitta di tutti, a cominciare da quell’avversario incontrato nella partita-chiave, quella del disgusto, dell’affronto e della vigliaccheria. A Teramo si suol dire ‘cornuti e mazziati’. Ecco, la Polisportiva è così. Non solo sono stati aggrediti sul campo del Martinsicuro, non solo hanno dovuto subire l’umiliazione di leggere ricostruzioni ‘suggerite’ ad hoc addirittura affibbiando loro una fantasiosa adesione pro-Putin e che questa sia stata alla base dell’ingiustificabile invasione di campo con la caccia al giocatore teramano (favorita da chi ha vigliaccamente aperto il cancello che separano gli spalti dal campo), ma addirittura anche vedersi squalificare un tesserato, dichiarati sconfitti a tavolino e multati…
Se falsità e ipocrisia riempiono il calcio di queste categorie (cosa dire dell’aggressione razzista a Moustapha del Miano, insultato ed anche espulso, e al compagno che è intervenuto per difenderlo?), allora oggi siamo ancor più tutti Gagarin. La squadra si è ritirata dal campionato di Seconda categoria. Il loro post è un epitaffio sulla tomba del calcio minore, che resterà tale se continuerà in questo modo e dove “non c’è posto per chi ha ideali e dignità.Con il cuore colmo di tristezza comunichiamo di aver deciso di ritirare la squadra di calcio a 11 dal campionato di seconda categoria. La vicenda legata alla gara disputata a Martinsicuro, conclusasi per la giustizia sportiva con la sanzione anche nei nostri confronti (partita persa, multa alla società e squalifica di un tesserato), è infatti troppo grave per consentirci di andare avanti facendo finta di nulla.Il comportamento avuto dalla FIGC è ulteriore e definitiva conferma della incompatibilità tra il nostro modo di essere ed agire e questo sistema che, nel nostro piccolo, abbiamo provato a combattere ‘da dentro’. Adesso, per salvaguardare i nostri valori e i nostri ideali, è necessario compiere questo passaggio doloroso e abbandonare un mondo nel quale siamo stati sette anni.Si chiude un capitolo lungo e importante della nostra storia ma questo non vuol dire che sia venuta meno la voglia di continuare a scrivere il futuro.
Non mollate ragazzi.