Le restrizioni di sicurezza hanno permesso solo a poche decine di persone di assistere in Via Paris. Il vescovo: “La verà novità della storia è l’amore di Cristo sulla croce”
TERAMO – Il vento fino a pochi minuti prima ha fatto temere il peggio alla perfetta macchina organizzativa ma poi tutto è andato per il verso giusto e la Via Crucis al Teatro Romano si è ripetuta in un’atmosfera suggestiva nello scenario del teatro, per la prima volta libero da Palazzo Adamoli e casa Salvoni. Peccato per l’ assenza del pubblico – soltanto tre decine di persone presenti su via Paris – per le limitazioni di sicurezza volute dal Comune, ma per i teramani è stato possibile seguirla lo stesso attraverso la diretta garantita dalla Diocesi sulle emittenti e sui canali social.
La solennità del percorso doloroso di Cristo verso la crocifissione sul Golgota ha riempito tutto attorno e le parole del vescovo Lorenzo Leuzzi sono state altrettanto solenni per ricordare che proprio quel simbolo, il Crocifisso in questo periodo storico diventa l’ancora di salvezza per gli umani del mondo globalizzato che porta con sè anche tante asperità da superare, guerra in Ucraina su tutte: “La vera novità della storia è il mistero dell’amore vissuto da Cristo sulla croce per poter donare a tutti una nuova Creazione per una nuova umanità”.
Alla Via Crucis erano presenti anche il sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore Antonio Filipponi. “Questa rievocazione religiosa in questo sito, oggi ancor di più – ha detto il sindaco – deve significare per noi simbolo di rigenerazione e di ricostruzione non solo fisica ma dell’intera nostra comunità”