Finisce 1-1 con il settimo sigillo di Bernardotto. A due turni dalla fine, +6 sulla zona calda. Solo in caso di arrivo a più squadre la classifica avulsa potrebbe complicare la situazione
TERAMO – La festa può cominciare perché se è vero che la matematica non accompagna al 100% il verdetto anticipato, il Teramo può ritenersi ormai salvo a due giornate dal termine. Il pareggio contro il Pontedera dell’ex Magnaghi vale tantissimo, anche se molti si aspettavano un’altra vittoria per chiudere completamente il discorso permanenza nella serie.
Il pareggio è arrivato grazie all’interpretazione di una gara come la si era prevista alla vigilia e i biancorosso non hanno perso la concentrazione in una gara molto tattica, che dopo i flash delle due reti nel primo tempo, nella ripresa è vissuta più sul ‘non facciamoci male’ che altro. Bernardotto, ancora lui, con il settimo sigillo ha rimesso sul binario di parità una partita che era cominciata male, con il gol a freddo in quella che possiamo quasi definire la ‘zona Teramo’: nelle prime battute i biancorossi hanno spesso subìto e poi hanno dovuto rincorrere.
Ma al gol di Benedetto ci ha pensato l’attaccante più generoso della storia recente della Teramo calcio. Aveva anche provato a vestire i panni del rifinitore, Bernardotto, servendo un pallone d’oro alla ‘spalla’ D’Andrea, per un rigore in movimento sottoporta che l’attaccante però ha mandato fuori. Ci ha pensato allora luui a segnare e se lo ha fatto, praticamente da solo in mezzo all’area piccola e con il pallone da spingere facile facile con la testa in fondo al sacco, Bernardotto lo deve a uno strepitoso affondo di Rosso che ha rimesso in mezzo un lob calibrato che è fijnito sulla testa dell’avanti biancoross.
La partita è qui. Alla fine, con l’orecchio teso ai risultati dagli altri campi, ancora una volta positivi per il Teramo: la sconfitta della Viterbese a Fermo, il pari della Pistoiese a Gubbio, hanno delineato una classifica che mantiene inalterato a sei punti il distacco dalla zona pericolosa. A due giornate dal termine, se la Pistoiese dovesse vincerle entrambe e il Teramo perderle, l’essere appaiati a 42 punti non cambierebbe le carte in tavola per la squadra di Guidi, in vantaggio negli scontri diretti. Qualora si registrasse un arrivo a tre o più alla stessa quota 42, allora il calcolo della classifica avulsa potrebbe cambiare, ma di poco, l’ordine degli addendi, per una somma che significherebbe all’80% salvezza garantita per il Teramo.