Si è spento a 65 anni al Mazzini. Personaggio alla teramana, dileggiato e coccolato, perfino temuto da tanti ragazzini. Funerali domani al Santuario della Madonna delle Grazie
TERAMO – Se n’è andato a 65 anni ma si stenta ancora a crederlo. Perchè nel nostro ricordo di adolescenti, Bruno Di Felice, lo pensavamo immortale. Qualcuno nel diffuso cordoglio che sta riempiendo i social, l’ha definito, giustamente, una icona con cui le generazioni anni ’70-’80 sono cresciute, a Teramo. ‘Padrone’ di corso San Giorgio e via Carducci, la sua presenza era costante e abituale: a molti incuteva paura, ad altri tenerezza, ma tutti erano pronti a difenderlo quando spesso veniva preso di mira da qualche balordo di provincia
Bruno è stato un personaggio, che non potevi non notare perchè camminava in lungo e largo per la via centrale della città, con quel caratteristico ciondolare. A lui sono legati tantissimi aneddoti, frasi e battute memorabili, come anche tante storie fasulle e ignoranti, da ‘leggenda’ provinciale. Al punto che spesso si era sparsa la notizia della sua morte, smentita da chi con Bruno e la sua famiglia aveva più stretti rapporti. Era diverso, ma proprio per quella sua diversità diventata caratteristica, era stata adottata dalla maggior parte dei teramani, in un’epoca in cui il dileggio era confinato a pochi frustrati della vita. Morto all’ospedale Mazzini oggi, a Bruno Di Felice non è mai mancato l’affetto dei tre fratelli Antonio, Dario e Gianni e della sorella Pina.
I funerali si terranno domani alle 15 nel santuario della Madonna delle Grazie.