Dopo Triggiani e Di Eusanio, il nuovo direttore prende servizio “per consolidare l’antica tradizione” del reparto fondato nel 1979
TERAMO – Dopo le vicende relative al ricorso discusso e respinto dal Tar che ha dichiarato la sua incompetenza a giudicare la nomina e il conseguente via libera all’assunzione, il nuovo primario della cardiochirurgia del Mazzini di Teramo, Filippo Santarelli, ha firmato con il direttore generale Maurizio Di Giosia il contratto che lo lega alla Asl di Teramo quale vincitore del concorso. Negli ultimi sette anni, Santarelli è il terzo primario che viene avvicendato alla guida della Cardiochirurgia, dopo Marco Di Eusanio (maggio 2015) e Michele Triggiani (giugno 2018).
E’ stato lo stesso direttore generale ad accompagnare Santarelli e a presentarlo al personale dell’Unità operativa complessa, fiore all’occhiello della sanità teramana, fondata nel 1979 dal professor Giuseppe Di Eusanio, e attiva dunque da 43 anni. Santarelli ha visitato il reparto e le sale operatorie, facendo una prima “ricognizione” in una struttura in cui aveva lavorato anni fa, ai tempi della sua specializzazione.
“Il mio obiettivo primario è consolidare l’antica tradizione della Cardiochirurgia teramana, con progetti che mirino a confermare la sua posizione per far si che i pazienti, abruzzesi e non solo, possano avere qui al Mazzini, come è sempre stato, un centro di riferimento. Qui ci sono molti colleghi validi, che conosco, con cui avviare anche qualcosa di nuovo – ha commentato Santarelli -“.
“Siamo contenti di accogliere il dottor Santarelli nella nostra azienda – ha aggiungo il direttore generale -. Lo metteremo nelle condizioni di operare al meglio e consentire alla nostra Cardiochirurgia di tagliare molti nuovi e importanti traguardi. La nostra è una sfida che certamente vinceremo. Il polo cardiologico è uno dei fulcri della sanità del nostro territorio: l’arrivo del nuovo direttore è un importante step nel consolidamento di una scuola che da sempre è stata un punto di riferimento nel panorama scientifico nazionale”.
Filippo Santarelli ha 57 anni, è nato all’Aquila e vive a Roma, è sposato e ha 7 figli. Laureato e specializzato alla Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, ha fatto esperienze lavorative all’estero in Francia e in Belgio e poi nella Fondazione Toscana ‘Gabriele Monasterio’ a Massa, nell’Unità operativa Cardiochirurgia adulti. Nel suo curriculum spicca la specializzazione nelle procedure di cardiochirurgia mininvasiva.