Il sindacato abbandona l’incontro dopo aver trovato anche altre sigle che non hanno proclamato lo sciopero. Polemica su procedure a rallentatore, mentre il personale è in grave difficoltà senza stipendi
TERAMO – Sui problemi della Asp1 di Teramo continua ad aleggiare una densa nebulosa e l’uscita dal tunnel appare sempre meno vicina. L’ultima novità, negativa, in ordine di tempo arriva dal doppio tavolo convocato dal prefetto con le parti interessate, che per annuncio del sindacato Cgil si scopre essere stato un ‘tavolo di ascolto’. Molto critici su questo aspetto sono la Fp Cgil e la Filcams Cgil, che hanno appreso della ‘consistenza’ sul piano della soluzione di queste pesanti problematiche per il personale delle due case di riposo di Nereto, Teramo e Civitella del Tronto, una volta giunti in prefettura e che in segno di protesta hanno lasciato la riunione.
C’erano infatti i sindaci dei tre comuni interessati (D’Albero, Laurenzi e Di Pietro), l’assessore regionale al Lavoro Pietro Quaresimale, ma anche “rappresentanti di sindacati che non hanno proclamato lo sciopero – come scrivono la Fp Cgil e la filcams Cgil -. In questa città nemmeno l’espressione più alta di protesta, lo sciopero, merita rispetto. Rispetto alla questione pregiudiziale sollevata da FP CGIL e da Filcams CGIL, ci si è sentito rispondere che quello è un ‘tavolo di ascolto’. A questo punto della vicenda un tavolo di ascolto ci sembra un pò poco. Pensavamo che dopo l’incontro in Regione Abruzzo avvenuto a Dicembre 2021, dopo l’incontro con i consiglieri regionali nelle sedi sindacali avvenuto a Dicembre 2021, dopo i vari SIT-IN davanti la casa di riposo delle lavoratrici e dei lavoratori DELLA Asp1, dopo gli innumerevoli incontri presso la sede DELLA Asp1 con il cda prima e il commissario poi, dopo i molteplici comunicati stampa in cui segnalavamo le problematiche drammatiche che vivono quotidianamente lavoratrici e lavoratori, dopo la proclamazione dello stato di agitazione del 30 Maggio 2022, dopo il tentativo di raffreddamento raffreddamento avvenuto in Prefettura il 7 Giugno 2022, dopo lo sciopero del 23 Giugno del 2022 con il sit-in delle lavoratrici e dei lavoratori della Asp1 sotto la Prefettura, dopo la visita ispettiva dei consiglieri regionali presso la Asp1 del 4 Luglio 2022, dopo l’interpellanza presso il Consiglio Regionale del 5 Luglio 2022, convocare un “tavolo di ascolto” il 6 Luglio 2022 ci sembra eccessivamente poco e di poco rispetto per chi, a causa di questa vicenda causata sicuramente non dalle lavoratrici e dai lavoratori, ha difficoltà a fare la spesa, a pagare un mutuo, a pagare le bollette, a pagare la benzina della macchina e a mantenere le proprie famiglie“.