Iachini chiede il conto all’amministrazione. Il Comune delibera le nomine ad arbitro della dirigente regionale Stefania Valeri e di un pool di legali di Milano
TERAMO – Il Piano economico finanziario dello stadio Bonolis, come più volte annunciato (e minacciato), diventerà materia di un Collegio Arbitrale. La Società Soleia, dell’ingegnere ed ex presidente del Teramo, Franco Iachini, ha infatti chiamato in causa il Comune di Teramo presentando la richiesta di arbitrato: oggi scadono i termini per la nomina dell’arbitro di parte e l’incarico per l’amministrazione comunale è stato affidato alla dirigente della Regione Abruzzo, l’avvocato Stefania Valeri.
Sul tavolo c’è la ‘lite’ tra Iachini e il Comune, con il primo che denuncia uno squilibrio economico ai suoi danni: con questa richiesta di arbitrato, la Soleia infatti chiede che venga accertata e dichiarata l’avvenuta alterazione dell’equilibrio del piano economico finanziario (PEF) posto alla base del rapporto di concessione e, per l’effetto, di condannare il Comune a provvedere entro un congruo termine alla sua revisione, conformemente all’ultima proposta redatta dalla Società (del 14.04.2022), nonché che venga accertati e dichiarati gli inadempimenti contestati al Comune e per l’effetto, condannarlo al risarcimento dei danni subiti e subendi dalla Soleia nelle more dell’adozione del provvedimento di revisione del PEF, nella somma da determinare e quantificare nel corso del procedimento, o ritenuta di giustizia.
Soleia ha nominato il suo arbitro nella persona del professor avvocato Alberto Zito del foro di Roma, il Comune ha deliberato la resistenza in giudizio, affidandosi anche al collegio di avvocati composto dagli avvocati Francesco Sanna, Andrea Campana e Chiara Toccagni, dello studio legale associato K&L Gates, con sede in Milano.
La Soleia ha più volte lamentato lo ‘squilibrio’ in suo danno dell’originario Pef che faceva parte della convenzione di concessione a suo tempo stipulata dalla Cantagalli Appalti, e per questo aveva presentato proposte di riequilibrio, che avrebbero comportato investimenti per la realizzazione di interventi edilizi, in gran parte già contemplati come possibili nell’originaria convenzione, a fronte del prolungamento della durata della gestione dello stadio Bonolis, in una prima proposta fino al 2080, e nell’ultima presentata nello scorso mese di aprile, fino al 2060, quando invece, come previsto nella stipulata convenzione, l’affidamento della concessione scade nel 2036.
Le proposte presentata da Iachini non state approvate dall’amministrazione comunale “sostanzialmente perché – si legge nell’atto di resistenza dinanzi al collegio arbitrale – non rispettano le condizioni previste dalla legge, declinate nella convenzione all’art. 19 ‘Condizioni di garanzia per l’equilibrio economico-finanziario’, che consentono la revisione del PEF e quindi delle condizioni contrattuali“, come espresso nelle diverse interlocuzioni avute con il RUP, supportato dalla consulenza della Deloitte Financial Advisory Srl., in merito alla prima proposta di revisione del PEF e successivamente in ordine ai pareri dell’Avvocatura Comunale, del 19 luglio 2021 e del 22 dicembre 2021, menzionati nella domanda di Arbitrato notificata, e nella stessa parzialmente parafrasati, cui non risulta, comunque, che la Società si sia attenuta“.
A quanto pare, inoltre, l’ultima proposta di revisione del Pef, trasmessa il 14 aprile scorso, sarebbe stata ritenuta improcedibile dal dirigente dell’Area 6 del Comune, poiché la Commissione di Vigilanza sui locali di Pubblico Spettacolo, riunitasi il 23 giugno 2022, ha espresso parere negativo sul progetto di modifica dell’impianto sportivo, incluso nella proposta.