Si concluderà nel pomeriggio l’accertamento di morte cerebrale sulla 22enne di Roseto investita in bici. All’Aquila sono in corso le tipizzazioni dei tessuti per trovare le compatibilità: in serata gli espianti
TERAMO – L’accertamento di morte cerebrale, procedura che per sei ore impegnerà una commissione di tre medici (in una valutazione neurologica ogni tre ore di tutti i riflessi del tronco encefalico, il test di apnea per accertare l’assenza di respiro spontaneo e l’elettroencefalogramma per almeno 30 minuti), come anticipato ieri sera, è stato avviato nella tarda mattinata nel reparto di rianimazione del Mazzini, ma già in tanti hanno diffuso una notizia legalmente falsa ma tragicamente vera nella sua realtà. Flavia Di Bonaventura, talentuosa studente universitaria delle Bella Arti a Roma, nipote per ascendenza materna con il famoso pittore Celommi di Roseto, non ce l’ha fatta a sopravvivere.
Già nei primi minuti del tremendo impatto con la Panda condotta da un 34enne (risultato poi positivo all’alcol test), che ha sbalzato lei e la sua bicicletta sull’asfalto della statale Adriatica, si era ben compreso che quel respiro che la teneva ancora in vita era un flebile disperato tentativo di lottare per non morire a soli 22 anni. L’intervento neurochirurgico aveva confermato i timori e cercato di ridurre la sofferenza cerebrale di un organo purtroppo devastato dall’incidente, che non avrebbe potuto più garantire un ritorno alla vita normale, quella esuberante e gioiosa della giovanissima Flavia.
Nell’immenso dolore che accompagna questa gravissima perdita, Flavia ha regalato il suo ultimo e più importante sorriso: proprio di recente aveva rinnovato la carta d’identità e aveva scelto di segnarvi la sua adesione alla donazione degli organi. Ha scelto lei di far vivere altri, facendo sì che la sua vita fosse ancora una volta un dono, un molteplice dono. Quando sarà ufficiale il decesso, al Mazzini si concentreranno le equipe sanitarie che procederanno agli espianti.
In queste ore, infatti, di concerto con il personale medico del Centro espianti della Rianimazione del Mazzini, i campioni di tessuto per le tipizzazioni di compatibilità degli organi sono già arrivati nel laboratorio del Centro regionale trapianti dell’Aquila, che fa da hub per lo smistamento delle richieste e riceve le risposte attraverso le diverse liste di attesa. Tra non molto tanti altri sapranno di poter vivere con l’ultimo regalo di Flavia. Roseto, ma l’intera provincia di Teramo e un popolo di giovani sono in lutto per questa prematura scomparsa. Il Comune ha annullato tutti gli altri appuntamenti pubblici previsti.