Il sindaco di Montorio denuncia ai colleghi sindaci il pressing sulla delegata al Bim con promesse di ruoli di primo piano nel Consorzio e contrattacca: “Sciogliamo il Bim e riportiamo le risorse nelle casse dei Comuni”
TERAMO – Ci risiamo. A distanza di quattro anni o poco più da quel clamoroso ‘fuoco amico’ che mise in ginocchio la giunta di Teramo e il suo sindaco Maurizio Brucchi, si torna a parlare di missili terra-aria spediti all’indirizzo di soldati vestiti con le stesse uniformi di chi li lancia. Ma oggi, alla contraerea non c’è Brucchi ma un tal Fabio Altitonante, sindaco di Montorio e consigliere regionale della Lombardia (per un fortuito, nemmeno tanto, caso, sempre di Forza Italia). Che schiva e colpisce.
Per la cronaca, Altitonante viene a sapere che la sua delegata al Bim ha ricevuto una telefonata da un politico che le promette la conferma all’interno del consiglio del Consorzio intercomunale imbrifero se contribuirà a far cadere l’amministrazione comunale di Montorio. Avete letto bene. Un fatto grave, che diventa gravissimo – come lo era stato a Teramo quattro anni fa – se a fare la telefonata è qualcuno che sta(rebbe) dalla stessa parte politica dell’amministrazione montoriese, ovvero il centrodestra. E se poco conta per il politico in questione (è antico modus operandi), la questione resta di una pesante gravità politica.
Altitonante non è persona che non si fa passare la mosca sotto al naso e probabilmente avrà pensato che se da queste parti questi sono i termini della vicenda (contare tra i propri accoliti anche un amministratore del condominio e che la promessa di una qualsiasi ‘poltroncina’ possa convincere chiunque), è bene dare un ‘assaggio’ di quali sono i colpi a sua disposizione. Ecco allora la lettera ai sindaci: si gioca sporco? Allora facciamo una cosa: sciogliamo il Bim così facciamo prima e togliamo di mezzo un pò di biada ai cavalli… Intanto.
Ma il primo cittadino non si ferma qui. E’ forse il primo che mette per iscritto qualcosa che nessuno ha voluto mai denunciare apertamente ma che si trascina da tempo e fa parte di quel magazzino di cartucce che permettono di sparare colpi alle spalle, a volte (come nel caso di Brucchi, ma anche nel caso di Ruzzo, Comuni, etc.) fanno male.
Altitonante, riferendosi all’autore, scrive: “Mi dicono che il politico in questione sia ‘un esperto’ nel far cadere o condizionare le amministrazioni (es. Teramo). Non intendo dare alcun giudizio sulla vicenda, ma raccontarvi i fatti di cui sono venuto a conoscenza e di cui sono certo della verità. Se questa è la modalità con cui si intende prima diventare presidente del BIM e poi gestire il BIM, per quanto mi riguarda, vi porgo i miei migliori auguri“. Tana.
La provocazione sullo scioglimento del Bim suona come mirabile provocazione politica, della serie “vai avanti tu che io ti vengo dietro…”. “Il percorso migliore per Comuni, nell’interesse dei cittadini, è quello di sciogliere il Consorzio BIM, destinando il personale attualmente impiegato al BIM ai vari Comuni consorziati – aggiunge Altitonante -. Le risorse saranno indirizzate direttamente ai Comuni. In questo modo ci sarebbero molte più risorse per i Comuni, perché oggi ai Comuni, nella migliore delle ipotesi, arriva la metà delle risorse spettanti di diritto“.
La contraerea è solo ai primi colpi, crediamo. Ma siamo altrettanto certi che tutto questo non sarà mai successo, che Cristo è morto di freddo, è che nessuno fa più politica da tempo. E poi ci lamentiamo che questa provincia sta perdendo, se non lo ha già fatto, un sua rappresentanza parlamentare, relegata per sempre ad angolo del Regno.