Inaugurato, come da programma, alla vigilia dell’anno scolastico l’edificio ristrutturato in tempi record: oltre alla materna, qui confluiranno anche le classi delle elementari di Nepezzano
TERAMO – Una ristrutturazione in 70 giorni, promessa fatta a giugno e mantenuta alla vigilia del nuovo anno scolastico: questa mattina è stato inaugurato il primo mini polo scolastico della città, a Piano d’Accio, in quell’edificio che a lungo ha costituito drammatico ricordo di una tragedia sfiorata, per una esplosione per fortuna ritardata rispetto all’orario di uscita dei bambini, che dilaniò l’asilo al pianterreno.
Oggi in quelle aule ci sono banchi, sedie, giochi e tanti colori in una struttura ancora più sicura della prima ristrutturazione all’indomani di quel danno. Spostata la sede del Centro Servizi per il Volontariato al Parco della Scienza, questa struttura adesso è adibita solo a scuola e accoglierà da lunedì prossimo anche i ragazzi delle elementari di Nepezzano. Un passaggio epocale per queste zone e questa popolosa frazione, festeggiato a dovere, con famiglie, bambini, nonni e la benedizione del vescovo di Teramo, Lorenzo Leuzzi.
La ristrutturazione eseguita dall’impresa Marcozzi ha reso questa scuola più tecnologica, con un impianto di aerazione innovativo, che permette di non aprire le finestre ma di garantire un ricambio d’aria sempre costante, pulita e igienicamente sicura. Ma anche il tetto, come ha spiegato il vicesindaco e assessore all’edilizia scolastica, Giovanni Cavallari, garantisce un isolamento termico ideale, capace di incidente sul risparmio energetico e il riscaldamento ideale dei luoghi frequentati dai ragazzi. “La comunità si riappropria di uno spazio nuovo ma carico di affetto e di tradizione – ha detto il sindaco Gianguido D’Alberto -, sottolineando ancor più il legame con la sua scuola e le famiglie”. La presenza di tanta gente, al fianco della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Teramo 4 di San Nicolò, Adriana Pisciella, e delle docenti dei diversi gradi di istruzione scolastica, ha confermato “come questa scuola è moderna – ha aggiunto Cavallari – anche sotto il profilo della concertazione con il territorio e con chi lo vive tutti i giorni“.