La tragedia sul lavoro: atto dovuto della magistratura in attesa dell’autopsia. In piazza Martiri a Teramo sindacati e operai chiedono più risorse e responsabilità sul tema della prevenzione
TERAMO – “Le morti sul lavoro sono un problema di tutti e tutti devono agire. Nel giorno della morte di Tonino Fanesi quante famiglie possono dire di essere state sicure che quella tragedia non li riguardasse, che poteva essere successo a un loro padre, a un loro fratello, a un loro marito? Molto poche”. Le parole di Natascia Innamorati, segretario generale Fiom Cgil della provincia di Teramo, centrano il problema e spiegano l’alta adesione sia allo sciopero generale di 8 ore e l’adesione al flash mob in piazza Martiri di questa mattina.
La morte di Tonino Fanesi è stata onorata con la sfilata dei suoi colleghi di lavoro del Gruppo Cavatorta in testa al corteo che ha mosso i suoi passi dalla Prefettura in corso San Giorgio ed è arrivato in piazza Martiri per mostrare ai teramani la cruda realtà dei rischi che tutti i giorni gli operai di una fabbrica, purtroppo, corrono: tanti teli bianchi o le bandiere dei sindacati per stendere a terra altrettanti corpi, simbolo di “una mattanza che non ha mai fine – come ha detto il segretario interregionale Abruzzo e Molise della Fim Cisl, Marco Boccanera -. E’ ora di smetterla di dire basta, basta di dire basta! Perchè ogni volta che succede una cosa del genere si grida Basta! ma il giorno dopo la tragedia è dimenticata e si ricomincia e niente cambia”.
Come ha ribadito Natascia Innamorati, adesso sarà la magistratura a indicare la strada della giustizia in questa vicenda e individuare i responsabili, “ma questa forza dimostrata oggi la metteremo insieme per pungolare soprattutto il prefetto per monitorare e vigilare sulle condizioni nelle nostre fabbriche“.
Sul fronte delle indagini sulla morte di Tonino Fanesi, in attesa dell’autopsia e proprio per permettere di partecipare con propri periti a questo esame, la Procura di Teramo ha iscritto due persone sul registro degli indagati per omicidio colposo.