Prevista una diminuzione del 10%. I sindaci (senza Teramo e Montorio) approvano il bilancio di previsione: un milione di utile, riduzione di oltre 1,5 milioni sui costi di consulenze e personale. In programma 95 milioni di investimenti
TERAMO – Se le bollette del gas e della luce terrorizzano i cittadini e le famiglie, almeno l’acqua non aumenterà, anzi. Secondo quanto annunciato dalla Ruzzo Reti, l’aggiornamento tariffario porterà a una diminuzione di almeno 10%, frutto di una stretta di cinghia decisa dalla governance dell’acquedotto pubblico teramano.
E’ uno dei risultati migliori, perché diretto alle tasche dei cittadini, del bilancio previsionale della Ruzzo Reti, approvato questa mattina dai sindaci presenti all’assemblea (non c’erano ancora una volta quelli di Teramo e Montorio). Quello più importante, stante la situazione di incertezza internazionale sull’energia in generale e in tempo di aumenti, è l’utile di esercizio che si attesta sul milione di euro. Per arrivare a tutto ciò, a fronte di investimenti che distribuiscono 95 milioni di euro sul territorio, c’è stato un lavoro di contrazione dei costi importante.
L’Assemblea dei Soci della Ruzzo Reti, che si è riunita oggi mercoledì 21 settembre, ha approvato all’unanimità dei presenti il bilancio previsionale 2022, il Piano industriale 2022/2024 e il report semestrale.
In realtà si tratta di una continuazione di quell’opera di ‘risanamento’ contabile avviato qualche tempo fa, che oggi trova ancor più efficacia sulla gestione complessiva, compensando la crescita del costo dell’energia elettrica e delle materie prime dovuta alla crisi politico economica mondiale. Servizi e consulenze, ad esempio, hanno un costo inferiore di circa 820mila euro; sul fronte del personale nel 2022 è prevista un abbassamento dei costi di circa 700mila euro, in aumento rispetto al mezzo milione di euro degli anni precedenti. “Sono numeri reali – ha commentato la presidente del cda, Alessia Cognitti – che forse non piacerà a chi ha ormai ‘incancrenito’ la sua contrarietà preconcetta, solo ed esclusivamente politica a questo punto. Io credo che sbagliano con questo atteggiamento”.
Sul piano tecnico hanno guadagnato la manutenzione degli impianti e l’analisi delle acque e l’ottimizzazione dei costi del personale non ha creato carenze quanto piuttosto un innalzamento della qualità dei servizi: l’acqua è stata sempre disponibile, soprattutto in un’estate di grave siccità, e la balneazione del mare è stata eccellente. E la rete idrica sarà ulteriormente potenziata, grazie all’investimento nei prossimi tre anni, di 95 milioni di euro, dei quali 22 a carico della Ruzzo Reti, e senza contare i fondi del Pnrr e i 55 milioni destinati al potabilizzatore di Montorio.
Progetto, quest’ultimo, che affianca quello della riduzione delle perdite delle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti, nel sub-ambito teramano del fondo Pnrr-M2C4, per un importo di 8,5 milioni.
– Fondo Abruzzo Progetto Bandiera / CIS Acqua Bene Comune che prevede l’ampliamento del potabilizzatore di Montorio al Vomano e della condotta adduttrice per l’approvvigionamento idrico sub ambito pescarese per un importo di 55 milioni di euro, di cui 50 mila finanziati;
Buoni risultati, anche sotto il profilo del recupero delle morosità diffuse, la sperimentazione del contatore elettronico. L’esperienza condotta nei comuni di Nereto, Corropoli, Sant’Egidio, Morro d’Oro, Notaresco e Castellalto, con l’introduzione di circa 16mila misuratori digitali per la lettura dei consumi da remoto, ha permesso di ripristinare il principio di equità tra tutti gli utenti. Un investimento di 39 milioni di euro porterà alla graduale sostituzione di tutti i contatori dei 39 Comuni attualmente serviti dalla Ruzzo Reti.