L’assessora diventata deputata invita ancora alla cautela sui conteggi. Ha ribadito a D’Alberto che resterà in giunta fino a fine mandato
TERAMO – Stefania Di Padova è il terzo parlamentare eletto dal Pd in Abruzzo, il 13esimo previsto per la nostra regione. Il Viminale la accredita come tale, anche se mancano ancora i conteggi completi e i calcoli del Rosatellum non sono semplici, come tante cose che appartengono alla politica italiana. E per questo lei, come ha fatto fin dal primo momento che le hanno detto che era in corsa per un seggio, mantiene distacco e non si sente ancora ‘deputata’. Al momento però è lei a occupare uno dei 320 posti alla Camera dei Deputati. Terrà anche il ruolo di assessore alle Finanze al Comune di Teramo, fino a fine mandato, perché vuole tenere fede all’impegno preso.
Lo ha ribadito al sindaco Gianguido D’Alberto, che ha incontrato nel primo pomeriggio e con il quale c’è stato uno scambio affettuoso di complimenti per il seggio conquistato. Consapevolezza del ruolo? “Sì, soprattutto del ruolo che un rappresentante del territorio deve avere – dice la neo eletta -. E da assessore del territorio ho toccato cn mano quanto sia importante avere referenti politici a Roma: lo è stato per me, ad esempio, Stefania Pezzopane e lo è stato il senatore, oggi onorevole, Luciano D’Alfonso nella materia del mio assessorato alla finanze”.
Ascolta Stefania Di Padova