Gaffe del presidente Merolli in Commissione d’inchiesta, rilanciata dalla presidente Marcozzi. E smentisce anche il -10% in bolletta. Cognitti: “Ci colpisce che sia dispiaciuto per un abbassamento delle tariffe”
TERAMO – C’è un’altra puntata nell’annosa contrapposizione tra l’Ersi e la Ruzzo Reti. A giudicare dalle parole del presidente dell’Ente regionale per il Servizio idrico integrato dell’Abruzzo, Nunzio Merolli, infatti, l’Acquedotto teramano, al pari degli altri in regione (Gsa, Aca, Sasi, Cam e Saca), non avrebbe nel suo organico un ingegnere idraulico.
Cioè, Merolli avrebbe ‘cancellato’ dall’organigramma della società di via Nicola Dati, nientemeno che il suo direttore generale, Pierangelo Stirpe, che è uno dei due ingegneri con indirizzo idraulico presenti in Ruzzo. Una affermazione, non vera, rilanciata anche dalla presidente della commissione d’inchiesta regionale sull’emergenza idrica in Abruzzo, l’ex Cinquestelle Sara Marcozzi: “Una carenza inspiegabile se consideriamo il
numero considerevole di dipendenti di queste società. L’attuale pianta organica di ognuna delle sei società di gestione è evidentemente una criticità su cui si deve intervenire al più presto – ha detto al termine della prima seduta di questa mattina”.
Ma come ha sottolineato la presidente della Ruzzo Reti, Alessia Cognitti, questa lacuna di conoscenza da parte dell’Ersi (“Ci sembra incredibile – ha detto -) passa in secondo piano rispetto alla querelle che va in scena rispetto all’abbassamento delle tariffe del 10 per cento, annunciato di recente proprio dai vertici della Ruzzo Reti ai sindaci dell’assemblea teramana.
Alessia Cognitti è stata costretta a intervenire per precisare quanto affermato ancora dalla Marcozzi, riferendo le affermazioni di non meglio precisati tecnici dell’Ersi convocati in audizione, “che la Ruzzo Reti non poteva annunciare la riduzione in bolletta perchè non condivisa nè con Arera nè con Ersi”. “Questo perché Ruzzo Reti – ha affermato nelle interviste la Marcozzi -, da quanto emerso, non ha titolo per poter prendere questa decisione in autonomia. La valutazione della tariffa non può essere in capo alla società di gestione”.
“La Ruzzo Reti – ha chiarito la presidente Alessia Cognitti – ha proposto l’istanza per il riconoscimento tariffario già diversi mesi fa e proprio i consulenti dell’Ersi ci hanno annunciato che ci verrà riconosciuta probabilmente per oltre il 10%. Ovviamente ci è sembrato opportuno informare l’Assemblea dei Soci che si è riunita una settimana fa. Siamo sorpresi – continua la presidente teramana – che l’Ersi ignori tutto questo e che riporti queste informazioni sbagliate in Commissione d’inchiesta. Ma quello che ancor più ci colpisce è che l’Ente Regionale per il Servizio Idrico sia dispiaciuto per un eventuale abbassamento delle tariffe”.