Amministratori, cittadini, genitori e bambini dell’Istituto comprensivo Te4 celebrano la nascita di Ca.Fè. e la (ri)nascita della storica scuola elementare
TERAMO – La giornata che tutti si aspettavano, per San Nicolò e per quelle generazioni che sono cresciute all’ombra di questo edificio che era diventato un esempio del degrado urbano. Oggi Ca.Fè., l’ex scuola Carlo Febbo, invece, è simbolo di rigenerazione urbana, un modello che potrebbe essere esportato in altri situazioni analoghe.
L’inaugurazione del centro multiculturale è stata più di una festa, con il ricordo di due grandi amministratori come Ernino D’Agostino (all’ex presidente della Provincia è stato dedicato il parco della scuola ristrutturata) e Massimo Speca (con la dedica di una targa in quel centro di cui è stato uno degli ideatori e realizzatori), i saluti istituzionali, i bambini e i cori dell’Antoniano. Attorno tanta gente, quei genitori che ieri erano alunni della scuola elementare e che dal sisma del 2009 avevano perso la speranza di rivedere questa struttura recuperare una funzione pubblica.
Da scuola a centro di aggregazione, funzioni simili, ma sempre al servizio della comunità. Quella comunità che da subito ha cominciato a utilizzarla: la struttura oltre ad essere sede di una decina di associazioni (e molte altre se ne potranno aggiungere), ospita anche servizi di pubblica utilità come una biblioteca e un ufficio della Teramo Ambiente. Qui ci sarà l’ufficio Tari e verranno distribuiti i mastelli e le buste per la raccolta differenziata, evitando agli utenti di San Nicolò di raggiungere il capoluogo per sbrigare queste incombenze.
Guarda lo speciale realizzato sull’inaugurazione della ex Carlo Febbo.