L’impianto fatiscente che era l’Acquaviva trasformato in un degno spazio sportivo dove crescere la ‘cantera’. Stamattina l’inaugurazione nel ricordo di Claudia, la mamma di un bimbo tesserato scomparsa prematuramente
TERAMO – Tra la ‘Teramello’ inseguita e mai realizzata negli anni ’70 dalla Teramo Calcio e la Teramello-bis sogno di Campitelli qualche tempo fa, la realtà odierna è il ‘Bonolis Center’, ovvero quanto di meglio si possa ottenere (e non è ancora tutto) dall’impianto sportivo dell’Acquaviva.
La cronaca dei nostri giorni non può farci dimenticare le polemiche circa l’interpretazione dell’uso e delle finalità di un bene pubblico affidato a privati, e quanto realizzato dalla società di calcio giovanile Fc Bonolis è l’esempio di come da un lato si renda davvero onore a un ‘nome’ storico della fede calcistica biancorossa (a ricordare il compianto dottor Nino c’era la moglie, la professoressa Maria Dea), dall’altro si realizzi un vero progetto di management sportivo. Lontano da clamori e dal rischio di dolorosi tonfi, ma con i passi fatti secondo la gamba e con l’obiettivo di far divertire e formare i ragazzi (e perchè no? anche i loro genitori).
Un applauso ai dirigenti manager che hanno gestito questa trasformazione e questa gestione ventennale, dal presidente Massimo D’Aprile, a Luca di Domenico e Antonio Luzii, sui quali non c’è bisogno di spendere ulteriori parole di apprezzamento: i loro cognomi evocano percorsi sportivi fatti di attaccamento al calcio e soprattutto di serietà professionale al fianco di chi questo sport lo ama e in molti casi lo venera.
La presentazione del nuovo centro sportivo (che adesso conta spogliatoi nuovi con impianto fotovoltaico, un campo di calcio più piccolo per i più piccoli, quattro torri faro per l’illuminazione serale e, in futuro, anche una tribuna di circa 500 posti) è stata animata da un unico obiettivo: il coinvolgimento di tutti coloro che hanno reso possibile questa operazione sociale. Dagli sponsor (tanti: chi più, chi meno, ha contribuito a far crescere questo impianto e questa società), alle famiglie, alle istituzioni, alle altre società sportive. Perchè, come ha sottolineato Massimo D’Aprile, la collaborazione tra tutti dà la forza per raggiungere un obiettivo, valorizzare il calcio e i giovani, aiutarli a coltivare una passione e non escludere nessuno. Non a caso, il messaggio è stato rilanciato anche alla Ssd Città di Teramo che qui potrebbe trovare la sua nuova casa: D’Aprile ha spalancato le porte, come si può ascoltare dall’intervista, senza alcuna preclusione.
Nella gioia di una mattinata particolare, di festa e di sorrisi, non è mancato il ricordo, che la Bonolis tutta ha dedicato proprio con la realizzazione del campo per i giovani, alla ‘stella’ Claudia Giorgini, mamma di un iscritto venuta a mancare lo scorso anno a 40 anni, e che alla Bonolis aveva dato tanto. Come in una famiglia, come in una piccola comunità dove tutti danno una mano per regalare un obiettivo ai tanti ragazzi: ‘gioca, divertiti, sogna’.