Dopo 79 anni di rinnova il ricordo della battaglia vinta contro gli invasori nazifascisti. Due nei: per la Provincia c’era solo il Gonfalone e il degrado del monumento al partigiano
ROCCA SANTA MARIA – Giornata di celebrazioni ieri al Ceppo di Rocca Santa Maria, dove è stata celebrata (con un posticipo di venti giorni dalla data del 25 settembre 1943 per la concomitanza con le elezioni politiche) la ricorrenza della prima Battaglia in campo aperto tra le forze partigiane e gli occupanti tedeschi della Resistenza e lotta di liberazione dal nazifascismo.
Hanno partecipato autorità civili, politiche, militari, associazioni combattentistiche, la CGIL con un pullman di iscritti, dirigenti provinciali dell’Anpi, rappresentanti delle sezioni Montorio e Teramo con i propri gonfaloni, presenti anche una delegazione dell’Anpi di Ascoli Piceno, con il presidente provinciale Pietro Perino e la vicepresidente Rita Forlini. Hanno partecipato anche le scolaresche della scuola primaria del 5° circolo di Teramo.
La deposizione di una corona di alloro al Monumento ai fucilati del Mulino De Iacobis (Stefano Belloni, Luigi De Iacobis, Mario Lanciaprima, Gabriele Melozzi, Guido Palucci, i cui corpi furono utilizzati dai tedeschi come scudi umani) ha aperto la celebrazione, proseguita con il minuto di raccoglimento e la partenza del corteo dal piazzale del Ceppo, al canto di ‘Bella Ciao’, che ha raggiunto il Monumento al Partigiano sopra al colle di Bosco Martese, per i discorsi ufficiali.
Sono intervenuti il segretario provinciale Anpi, Pino Casalena, il sindaco di Rocca Santa Maria, Lino Di Giuseppe, quello di Valle Castellana, Camillo D’Angelo, Antonio Topitti presidente della sezione di Teramo e vice presidente provinciale Anpi, il segretario provinciale della CGIL, Giovanni Timoteo, il rettore di UniTe, Dino Mastrocola, la professoressa Luana Gianvito della scuola ‘Falcone e Borsellino’, l’assessore comunale Stefania Di Padova in rappresentanza del comune di Teramo, il senatore Michele Fina, il sindaco di Pineto, Robert Verrocchio e, a conclusione, il presidengte provinciale Anpi, Antonio Franchi.
Alle commemorazioni si è registrata ancora una volta la sola presenza del gonfalone della Provincia di Teramo, quel gonfalone che porta con sè la Medaglia d’oro al Valore Civile, ottenuta nel 2005. Topitti nel suo intervento ha denunciato lo stato di degrado in cui è ridotto il monumento al Partigiano, evidenziando il nulla di fatto dall’Amministrazione Provinciale a distanza di anni per un adeguato e duraturo restauro, dichiarando che l’Anpi provinciale, dal mese di settembre 2022 è ancora in attesa di incontro con il presidente della Provincia, più volte disdetto dallo stesso, per discutere e dare adeguata soluzione al problema. E’ stato il senatore Michele Fina a prendere l’impegno di farsi promotore di un incontro con il presidente Diego Di Bonaventura per concertare il da farsi per il restauro.