All’incontro per fornire la versione dell’Asp1 ci sono anche i sindacalisti a cui non piace il rimpallo di responsabilità tra il commissario e la Pap. Quaresimale si impegna per azzerare l’arretrato di 24 dipendenti
TERAMO – Doveva essere una conferenza stampa per chiarire le posizioni rispetto ai pagamenti ancora arretrati per 24 dipendenti della Pap che distribuisce i pasti alla casa di riposo De Bendictis ma di fatto si è trasformata in un tavolo di confronto sindacale, con momenti anche molto accesi e scambi di accuse a tre, tra il commissario regionale Roberto Canzio, l’amministratore della Pap Marcello Falconi e il segretario della Filcams Cgil, Mauro Pettinaro.
L’argomento è sempre lo stesso e il rimpallo di responsabilità pure. L’Asp1 riceve mensilmente il denaro dalla Asl (che viene pagata dalla Regione dal servizio sanitario) e lo gira alla Pap: questo ha confermato Canzio nel corso dell’incontro, ma questi soldi 24 dipendenti non li prendono da 6 mesi. O, meglio, sarebbero 6 le mensilità arretrate che il personale reclama attraverso i sindacati. In realtà non sono stipendi correnti, ma riferiti a periodi passati, ma resta sempre il fatto che le fatture presentate dalla Pap sono state regolarmente pagate, anche se esiste un arretrato consistente.
La discussione ha raggiunto toni molto accesi, perché Pettinaro, ricordando di aver presentato decreti ingiuntivi e che ne sono pronti altri, ha aspramente criticato il rimpallo di responsabilità tra la Asp1 e la ditta che fornisce il servizio alla casa di riposo. In ‘mezzo’ alla discussione si è trovato l’assessore regionale Pietro Quaresimale, che con Canzio aveva organizzato l’incontro con la stampa. Nel suo intervento ha ribadito l’impegno ad aiutare l’Asp1 a ridurre il deficit di 12 milioni di euro, assumendo l’impegno a procurare 100mila euro di residui del piano sociale per coprire la somma necessaria per azzerare l’arretrato degli stipendi di questi 24 dipendenti.
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