Addio a Gustavo Bruno, la vera penna sagace teramana

Solo la inesorabile malattia ne ha spento l’ironia e il saper vivere la città, raccontata attraverso il Mezzogiorno d’Abruzzo prima, Il Messaggero e la tv poi. Il 4 gennaio avrebbe compiuto 73 anni. Aperta la camera ardente, funerali lunedì a Colleatterrato. Città di Teramo in campo con il lutto al braccio

TERAMO – Addio Gustavo, penna arguta e abitante della strada, giornalisticamente parlando. Si è spento il collega Gustavo Bruno, il 4 gennaio avrebbe compiuto 73 anni, ma in tanti sapevamo come la sua sorte era purtroppo segnata dal cancro e che il ricovero in hospice preludeva a quanto purtroppo è accaduto. Dal pomeriggio di oggi alla 15 sarà possibile dargli l’ultimo saluto nella camera ardente allestita nella casa funeraria Carlo Petrucci a villa Pavone e poi nelle esequie che saranno celebrate, lunedì alle 15, nella chiesa del Risorto di Colleatterrato Basso.

Con Gustavo se ne va un altro pezzo della storia cittadina e non solo del giornalismo. Pubblicista dal lontano 1971, la sua firma si era fatta conoscere con quelle di Attilio Marramà e di Franco Baiocchi sul  ‘Mezzogiorno d’Abruzzo’ del direttore Paolo Cavallina, che aveva la redazione al primo piano di un palazzo di via Carlo Forti. Quello che per lui era nato come un hobby diventò un vero e proprio lavoro che lo portò a scrivere anche se prevalentemente non soltanto di calcio, facendo ricorso a una dote, l’ironia, che non evitava mai di colorare i suoi pezzi. Arguto, poco incline ai compromessi, costituiva una delle colonne della redazione locale del quotidiano romano Il Messaggero, che a quei tempi contava su altre prestigiose e pionieristiche firme come quelle di Edoardo Mambella, Gianni Gaspari, Francesco Marcozzi e Franco D’ignazio.

Gustavo, nonostante la sua origine aquilana, era un teramano verace. Il suo stare sempre in mezzo alla gente, faceva di lui oltre che lo scrittore dei fatti, anche il testimone spesso diretto e fonte a sua volta di colleghi, riuscendo ad essere uno dei primi giornalisti a stare sempre ‘sul pezzo’. Per un periodo di tempo, agli inizi del nuovo secolo, ha offerto la sua collaborazione per lo sport anche al nostro quotidiano di informazione online, frequentando quella sede che era stata la sua storica redazione per anni e anni, prima del trasloco e della successiva chiusura, nello storico Palazzo Pomoetti.

Nel 2012 ricevette la Stella al merito sportivo del Coni, nel 2013 fu premiato come “maestro della comunicazione” dalla Fratellanza Artigiana in occasione del 152esimo anniversario di fondazione,

Nel tempo aveva trasformato, al passo con i tempi, il suo mestiere, lavorando anche in televisione con rubriche di vita cittadina in cui metteva a disposizione la sua proverbiale sagacia e spesso lo si vedeva ospite, anche fisso, di trasmissioni sportive. Una passione, quella per il calcio, che lo impegnava anche fuori dal giornale, avendo ricoperto per anni il ruolo di giudice sportivo nella sezione provinciale della Federazione Italiana Giuoco Calcio, di cui il padre era stato per tanto tempo presidente provinciale.

Domani, a Pianella, la squadra della Città di Teramo scenderà in campo con il lutto al braccio: è un bel tributo per quanto Gustavo ha rappresentato nello sport di questa città e per il Teramo calcio in particolare. Dovunque tu sia, caro Gustavo, ti giunga l’abbraccio forte di tutti noi di emmelle.it