Sostiene di averlo fatto per crediti non pagati. Il rogo sul lungomare di Tortoreto, lo scorso 5 ottobre, provocò danni per 180mila euro. Il 20enne identificato da tabulati e filmati, riconosciuta l’auto con cui era arrivato sul posto
TORTORETO – E’ stato individuato e arrestato l’uomo che lo scorso 5 ottobre appiccò il fuoco alle pile di ombrelloni ‘a palma’ dello stabilimento balneare Garden Lido, provocando 180mila euro di danni con un incendio domato soltanto dopo due ore di intenso lavoro dei vigili del fuoco del distaccamento di Nereto: è un 20enne di Tortoreto, ex dipendente della struttura, che ha agito per ritorsione per motivi economici, secondo la sua versione dei fatti. .
Ad arrestarlo sono stati i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Alba Adriatica, diretti dal capitano Gianluca Ceccagnoli, al termine di una serie di indagini che hanno incrociato una enorme mole di dati, oltre alle testimonianze, come la visione delle immagini degli impianti di video sorveglianza pubblici e privati della zona sul lungomare tortoretano, ma anche i tabulati telefonici per l’accertamento sui numeri telefonici dei cellulari delle persone che quella sera, attorno alle 22, si trovavano in zona. E’ stato così possibile quadrare il cerchio su una macchina con cui il presunto autore dell’incendio avrebbe raggiunto il Garden Lido per poi darsi alla fuga, dopo aver appiccato il fuoco a due inneschi in diversi punti, sulla pila di ombrelloni, sui quali aveva versato del liquido infiammabile.
Il 20enne è stato messo agli arresti domiciliari con ,l’accusa di incendio doloso.