Il sindaco di Valle Castellana ufficialmente in lizza. Poi a pranzo con gli altri tre papabili: Piccioni, De Antoniis e Vagnoni (quest’ultimo al momento il favorito)
TERAMO – Entra nel vivo la ‘campagna’ delle elezioni di secondo livello che a breve porteranno sindaci, assessori e consiglieri comunali delle amministrazioni locali del Teramano a votare per il successore di Diego Di Bonaventura alla presidenza della Provincia. Due le novità odierne: l’ufficializzazione della candidatura del sindaco di Valle Castellana, il 40enne ingegnere civile ed elettronico Camillo D’Angelo, e una riunione a tavola in un ristorante cittadino tra lui e gli altri tre competitor: i sindaci di Castel Castagna, Rosanna de Antoniis, di Tortoreto, Domenico Piccioni e di Martinsicuro, Massimo Vagnoni.
I rumors riferiscono di una mancata quadra nel gioco delle alleanze ma anche sul fronte di una ‘scrematura’ delle candidature. quattro sarebbero effettivamente troppe, anche per una elezione di secondo livello. Restano i nodi da sciogliere su chi tra Domenico Piccioni e Rosanna De Antoniis dovrà per così dire essere il riferimento di quel fronte che vede in campo da un lato Umberto D’Annuntiis e Fratelli D’Italia, dall’altro Paolo Gatti e Giulio Cesare Sottanelli. Al momento, l’avvocato e sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, confermato nella consiliatura con una percentuale bulgara e amministratore esperto, sembra essere il candidato in pole position, sui convergerebbe buona parte del centrodestra, buona parte del centrosinistra e soprattutto quei territori ‘pesanti’ nel voto di secondo livello. Vedremo il 9 gennaio, alla scadenza della presentazione delle candidature.
Per adesso ci sono le intenzioni programmatiche di Camillo D’Angelo, con una candidatura “a carattere prettamente civico, che proviene dai territori e non è espressione diretta di una forza o compagine politica, ma in grado di intercettare un campo largo di alleanze e convergenze – dice il 40enne ingegnere civile ed elettronico-, che tra l’altro ha già trovato riscontro nell’attivo sostegno da parte di centinaia di amministratori locali, sindaci, assessori e consiglieri di varia estrazione, di ben oltre 30 Comuni del territorio provinciale”
“Questo progetto ha trovato un po’ ovunque entusiasta e ampia convergenza in quanto è una candidatura che nasce dal basso – spiega Camillo D’Angelo – avendo avuto occasione di visitare, ascoltare e raccogliere le istanze degli amministratori di tutti e 47 i comuni della Provincia. Dallo scorso mese di Agosto percorro in lungo e in largo il territorio e ho maturato la convinzione che le forze democratiche debbano liberamente determinarsi nella scelta di una governance di area vasta che sia il più possibile vicina ai problemi delle persone e non calata dall’alto dai tavoli regionali”