Uno striscione sulla sede di via Roma: sotto accusa c’è l’inerzia non solo sui cantieri post sisma ma anche l’inefficienza sul garantire nuovi alloggi
TERAMO – La Befana Popolare della Casa del Popolo di Teramo, dopo aver consegnato in 4 strutture del territorio i tantissimi doni raccolti in città, ha deciso di lasciare uno striscione e un sacchetto di carbone davanti alla sede Ater di Teramo, in via Roma. Il messaggio è chiaro: “Ater: quest’anno siete stati i più cattivi, per voi solo cenere e carbone!”
Gli attivisti di Casa del Popolo collegano in automatico l’Ater alla parola ‘inerzia’ perchè, dicono, è facile: “Inerzia, secondo il vocabolario Treccani, significa condizione abituale di immobilità o inattività- scrive Casa del Popolo -“, una condizione che calza a pennello all’Ater di Teramo: “Inerzia sulla ricostruzione post sisma, Inerzia sulla costruzione di alloggi a canone sociale, ovvero case per i ‘poveri’, perché noi siamo i vecchi e nuovi poveri. Inerzia sulla manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi, Inerzia nel collaborare con i Comuni per far reperire alloggi per graduatoria generale. Inerzia alle richieste dell’Osservatorio permanente sul diritto all’abitare nel fornire il numero di case popolari libere nel comune di Teramo”.
“Quest’anno – concludono quelli di Casa del Popolo – il carbone la Befana Popolare lo consegna a voi, augurandosi che vi sentiate colpevoli dell’immobilismo sul diritto all’abitare”.