Manifestazione con duplice finalità su corso San Giorgio, con striscioni e slogan: a sostegno anche dell’anarchico Cospito in sciopero della fame contro il carcere duro
TERAMO – Manifestazione di protesta con duplice finalità quella che si è tenuta questa sera in corso San Giorgio a Teramo, da parte degli attivisti della Casa del Popolo e del Collettivo Le malelingue. Con striscioni appesi alle colonne del porticato dell’ex Banco di Napoli e una presenza pacifica sul corso centrale cittadino, i giovani hanno solidarizzato, come successo in altre città italiane, con Alfredo Cospito, l’esponente anarchico detenuto nel carcere di Opera e da tempo sottoposto al 41-bis, il cosiddetto carcere duro, nonostante in condizioni fisiche precarie per un prolungato sciopero della fame che dura dal 20 ottobre scorso.
Casa del Popolo ha manifestato però soprattutto a difesa del reddito di cittadinanza: “Se la classe dirigente sta muovendo guerra al reddito di cittadinanza è per muovere guerra alla classe meno abbiente, ai lavoratori e le lavoratrici precarie, i disoccupati, l’esercito industriale di riserva, manodopera a basso costo che deve rimanere nella povertà cosí da essere piú facilmente ricattabile – hanno detto i manifestanti -. Davanti all’attacco del governo Meloni a questo strumento che impedisce a molti di non dover elemosinare o entrare nel circuito della criminalità, sta a noi difendere il reddito di cittadinanza, non per fossilizzarci su un mezzo che abbiamo giá detto insufficiente, ma per difendere uno strumento di redistribuzione del reddito che aiuta la classe lavoratrice contro il capitale. In Parlamento nessuna forza politica presente difende i diritti dei lavoratori, dei precari e dei disoccupati: tutti i partiti difendono la classe padronale!“