La cerimonia di intitolazione dell’ex via Brigiotti a San Nicolò al carabiniere teramano che a 42 anni sacrificò la vita per salvare un folgorato
TERAMO – San Nicolò ricorda un suo figlio, un eroe, e gli dedica una via proprio nella zona dove la sua famiglia visse fin dai tempi della nascita della più popolosa frazione del capoluogo. Antonio Fazzini è stato celebrato con gli onori che merita. Il suo sacrificio nell’aprile del 1968 fu premiato dall’allora Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat con la medaglia d’oro al valor civile e dall’Arma con un encomio solenne. Perchè Fazzini, classe 1926, era un carabiniere in servizio alla stazione di Maltignano. Aveva 42 anni e due figlie piccole (una di 10, l’altra di 4 anni appena) ma non ci pensò due volte ad affrontare un violento incendio divampato all’interno di una centrale idroelettrica a Mozzano di Ascoli, per salvare un tecnico dell’Enel che era rimasto folgorato da una scarica elettrica. Le figlie e la vedova hanno scoperto la targa stradale assieme al sindaco e al comandante provinciale dei carabinieri, Pasquale Saccone.
In via Fazzini oggi c’erano anche gli scolari dell’Istituto comprensivo Teramo 4, che hanno partecipato con attenzione e letto i propri scritti dove l’eroe delle fiabe è proprio lui, il carabiniere coraggioso e impavido, che ha svolto il suo ruolo fino in fondo, fino alla morte. “Questo sacrificio ci ricorda che la dignità umana va valorizzata sempre – ha detto il sindaco Gianguido D’Alberto -, in un momento storico in cui questa dignità è invece calpestata. L’esempio dei bambini presenti qui è un segno importante per l’intera comunità: da oggi conosceranno ancor meglio Antonio Fazzini e il suo sacrificio, prendendone l’insegnamento”.
L’intitolazione si inserisce nel programma del Comune di Teramo di revisione delle cosiddette ‘doppie vie’ presenti sul territorio comunale (questa era via Brigiotti, presente già nel capoluogo), per valorizzare il rapporto tra la toponomastica cittadina e le figure di personaggi identitari per il territorio, oltre che per evitare quei disguidi nella consegna della posta o di atti che sono stati spesso registrati dopo l’unificazione del codice postale tra Teramo e San Nicolò. In questo caso, la scelta di dedicare la via all’eroe della Benemerita ha ricevuto l’impulso decisivo dell’Associazione Nazionale Carabinieri.