Un’altra tragedia nel penitenziario abruzzese. I sindacati denunciano la presenza di stupefacenti all’interno della struttura. Disposta l’autopsia
TERAMO – Un detenuto nord africano di circa 30 anni – del quale non sono state fornite le generalità – è morto ieri sera all’interno del padiglione Sud della Casa Circondariale di Castrogno, a Teramo.
A darne notizia è stato il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria Abruzzo, Ruggero Di Giovanni. Da accertare le cause, non si esclude l’ipotesi di un avvelenamento da farmaci o un’overdose: “Non è la prima volta che a Castrogno si hanno notizie di problemi
legati all’abuso di farmaci o all’assunzione di sostanze stupefacenti – spiega in una nota Di Giovanni -. Purtroppo la Polizia Penitenziaria è in affanno a causa delle scelte dell’amministrazione e alla presenza di 200 detenuti in più oltre il numero consentito“.
Critiche alla situazione sono giunte anche dal segretario provinciale del Sappe, Giuseppe Pallini: “Negli ultimi mesi, diversi detenuti hanno dovuto far ricorso alle cure a seguito di abusi di medicinali e per tale motivo il Sappe aveva chiesto ai vertici della Asl teramana di prendere provvedimenti. Ci auguriamo che a seguito di questo drammatico incidente le cose cambino. La morte di un detenuto è sempre una sconfitta per lo Stato, seppur il tempestivo intervento degli Agenti e del personale Sanitario del carcere teramano non ha potuto evitare il dramma”.