Prati di Tivo, il presidente della Provincia punta a una nuova gara per aprire in estate

Come da noi anticipato la riunione dei soci della Gst ha preso atto della volontà di Finori di riconsegnare la seggiocabinovia, impianto da cui ripartire. Nessuna decisione sulla posizione del liquidatore (che non c’era)

TERAMO – Come da noi anticipato (leggi qui) nel pomeriggio si è tenuta la riunione della Gran Sasso Teramano alla quale non ha partecipato il liquidatore, Gabriele Di Natale, ma dove è stato annunciato quanto notificato dai legali di Marco Finori: il gestore riconsegnerà la seggiocabinovia (che è della Provincia e non della Gst) lunedì. A quel punto per il futuro dei Prati di Tivo si apriranno nuovi scenari, mentre le cause ancora pendenti – con reciproche richieste di risarcimento danni – andranno avanti fino a una definizione che potrebbe essere ininfluente.

Di sicuro, nelle intenzioni del presidente della Provincia, Camillo D’Angelo, c’è l’intenzione di riavviare il percorso per affidare a una nuova gestione quantomeno l’unico impianto funzionante e redditizio per l’intera stazione turistica, la seggiocabinovia. In questo è ‘spalleggiato’ dal sindaco di Pietracamela, Antonio Villani, che vede in una nuova gara il punto di svolta per il rilancio della località montana.

Riavviare le procedure per cedere gli impianti di risalita ad un nuovo gestore, con il dichiarato obiettivo di arrivare alla riapertura entro la stagione estiva – è stata questa la linea conduttrice del confronto tra i soci della Gst -“. “Un obiettivo non facile – commenta lo stesso Presidente D’Angelo – viste le criticità che, negli anni, hanno condizionato l’operatività della stazione turistica di Prati di Tivo, legate soprattutto ai contenziosi in essere, ma è da questa situazione che vogliamo e dobbiamo ripartire, lavorando non contro qualcuno ma solo per il bene del territorio e degli operatori che, in quel territorio, credono e investono».

Secondo i soci una soluzione è possibile, ma proprio in virtù delle difficoltà da affrontare, è necessario che quella soluzione divenga lo scopo condiviso dell’unanimità dei soci della Gran Sasso Teramo, in una rinnovata sinergia istituzionale e operativa che potrà gettare le basi per un presente di ripartenza e un futuro di crescita.

Nella nota della Provincia di fine seduta non si è fatta menzione del liquidatore Gabriele Di Natale, il cui ruolo potrebbe essere messo in discussione come anche questo anticipato da emmelle.it questa mattina, anche se questo potrebbe complicare ulteriormente le cose. “La riunione di questa sera è stato un importante passo avanti – conclude il Presidente D’Angelo – adesso dobbiamo accelerare l’iter burocratico, perché il tempo è un fattore importantissimo in un percorso come quello che abbiamo elaborato».