Il Comune le ha subito cancellate. Solidarietà a Lucio Pennella da parte di D’Alberto e Costantini. Anche il deputato Sottanelli, la Lega e Antonetti biasimano il gesto della frangia ultrà
TERAMO – Portano la firma di uno dei gruppi ultras del Teramo calcio le scritte offensive rivolte al questore, apparse nottetempo su un muretto di un’abitazione in via Castagna, alla Gammarana. Lucio Pennella, che nei mesi scorsi ha emesso diversi provvedimenti di Daspo (il divieto di assistere alle manifestazioni sportive), anche fino ad 8 anni, nei loro confronti e che ha usato parole dure contro la tifoseria estremista, di recente anche nel corso della festa della polizia, è stato preso di mira con insulti personali accompagnati dalla nota sigla dei Sedici Gradoni.
La scritta è stata notata e segnalata alle forze dell’ordine e il Comune, attraverso l’intervento degli agenti di polizia locale e gli operai, ha immediatamente cancellato le scritte. Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, anche a nome dell’amministrazione, ha espresso “la propria vicinanza e solidarietà al questore“. “Nello stigmatizzare quanto accaduto l’Amministrazione, che si è immediatamente attivata per rimuovere le scritte, non può che richiamare tutti al rispetto tra istituzioni e comunità, fondamento del vivere civile – si legge nella nota -“.
Sulla vicenda si sono espressi anche altri rappresentanti delle istituzioni. A cominciare dall’onorevole Giulio Cesare Sottanelli, deputato di Azione, che ha espresso “massima solidarietà al questore“. “Bisogna condannare con forza – ha detto l’onorevole teramano – azioni come queste che offendono non solo la persona ma l’Istituzione che essa rappresenta con il lavoro che svolge quotidianamente al servizio della sua comunità“. Gli ha fatto eco anche il sindaco di Giulianova, Jwan Costantini: “Esprimo con convinzione il mio sdegno – scrive il Sindaco Costantini – e lo faccio a nome dell’amministrazione comunale e, in modo particolare, della Città di Giulianova. Sento infatti, in questi momenti, la responsabilità di rappresentare la riprovazione dell’ intera comunità giuliese. I cittadini chiedono ogni giorno legalità, sicurezza e democrazia e, proprio per questo, ritengono che sia un atto di incomprensibile barbarie morale colpire chi, a tali istanze, risponde, con impegno, quotidianamente. Al dottor Pennella, alto rappresentante delle istituzioni italiane, esprimiamo solidarietà e vicinanza, certi che non sarà la sottocultura e l’arroganza di una parte assolutamente minoritaria della popolazione, ad intimidire lui e, con lui, tutti i coraggiosi e leali servitori dello Stato“.
Anche le forze politiche hanno preso posizione sul grave episodio. La coordinatrice comunale di Teramo della Lega, Arianna Fasulo, con l’intero direttivo, “esprimono solidarietà nei confronti del questore Pennella per le frasi offensive che gli sono state inopinatamente rivolte. Inammissibili e riprovevoli, forme di bassa moralità che vanno fermamente respinte e condannate. La Lega da sempre vicina agli uomini e alle donne dell’arma, ai servitori dello Stato, condanna fermamente tali atti offensivi e lesivi“.
E’ intervenuto infine anche il candidato sindaco Carlo Antonetti: “Da teramano, prima ancora che da candidato sindaco – ha scritto Antonetti -, voglio esprimere la mia personale solidarietà al questore di Teramo. Quelle scritte, quegli insulti non offendono solo il rappresentante dello Stato, impegnato nella difficilissima opera di garantire sicurezza alle nostre famiglie, ma offendono tutti noi cittadini, perché quei muri rappresentano le pareti della nostra casa collettiva. Un insulto, al di là della persona alla quale sia rivolto, non può essere accettato. La reazione è la civiltà, che per me si traduce nel chiedere scusa, da teramano, al questore”.