Basket: al PalaBorgognoni celebrata la promozione della squadra di Giovanni Di Carlo. Il general manager Silvio Di Carlo: “Un successo che viene dall’unione delle forze”
CAMPLI – Applausi per tutti, a Campli, nella festa per l’accesso alla serie C unica di pallacanestro. Applausi meritati per la ‘truppa’ di Giovanni Di Carlo, una squadra sbarazzina e coriacea, formata da under che hanno imposto freschezza e tecnica, centrando un obiettivo che pochi alla vigilia avrebbero pronosticato.
Al PalaBorgognoni la partecipazione genuina di un borgo che respira basket da sempre, ha confermato che la passione non è mai venuta meno e anzi, ha dato la spinta necessaria a far decollare un progetto intelligente, che in estate aveva visto fondersi in una solo club, Nova e Farnese. “L’unione fa la forza – ha ribadito il general manager Silvio Di Carlo, nel salutare e ringraziare staff, giocatori e pubblico – e questo, lo dico con tutto l’orgoglio camplese, è stato un grande successo, frutto non solo dei risultati di chi gioca in campo ma anche di chi presta la sua collaborazione in società e tra questi le tante donne che sono la nostra forza, votate alla causa della nostra società. Un ringraziamento particolare – ha aggiunto il gm – va al sindaco Federico Agostinelli e al suo vice Pietro Adriani (che assieme al dottor Frangioni ha garantito il servizio medico durante il campionato) per la sinergia e la vicinanza messe in campo con noi. Non pensavo che in solo anno tutto questo fosse possibile e ringrazio anche il presidente Lucio Del Paggio per aver contribuito a che le nostre società si fondessero in una sola”:
Obiettivo centrato al primo colpo, con un gruppo di camplesi doc, il campionato condotto per una buona parte in testa alla classifica, gli scontri con il Teramo basket e la corsa verso il titolo regionale interrotta soltanto da una serata storta in semifinale contro Venafro: questo il brillante cammino dei biancorossi farnesi verso la C unica. Festeggiata degnamente, prima del riposo e la programmazione di una stagione sicuramente più impegnativa, ma ricca di stimoli.