Dopo l’abbattimento dei palazzi Adamoli e Salvoni, D’Alberto mantiene l’impegno: l’apertura del cantiere della rifunzionalizzazione
TERAMO – E’ stato pubblicato venerdì scorso in Gazzetta europea, il bando per la gara d’appalto integrato da 7,7 milioni di euro per la rifunzionalizzazione del teatro romano. Si tratta di un passaggio epocale per la storia recente della nostra città, per l’avvio di un lavoro fondamentale di cui per troppi anni si è sentito parlare senza che però si concretizzasse alcunché.
Dopo l’abbattimento dei palazzi Adamoli e Salvoni, dunque, l’amministrazione comunale guidata da Gianguido D’Alberto ha mantenuto l’impegno di portare a compimento l’iter procedurale, complesso al pari del reperimento dei fondi, per ricostruire l’antico manufatto di origine romana. Ovvia la soddisfazione espressa dal primo cittadino uscente: “Un risultato straordinario, storico, impensabile cinque anni fa – commenta D’Alberto -. Quando ci siamo insediati la situazione del teatro era completamente bloccata. Ma siamo riusciti, con un lavoro quotidiano e certosino, ad intercettare i fondi e arrivare, oggi, a questo risultato. Perché promuovere la Cultura come Capitale passa innanzitutto dalla valorizzazione dei nostri spazi culturali. E la nostra azione, in questi cinque anni, è stata orientata proprio in questa direzione, investendo ingenti risorse sulle nostre infrastrutture culturali che, nella loro connessione, costituiscono l’elemento portante per dare nuova linfa e attrattività al centro storico, purtroppo gravemente penalizzato dallo spopolamento e dalla perdita di servizi conseguenti al sisma del 2016.
“Per questo – prosegue Gianguido D’Alberto -, non posso che rivendicare con orgoglio, nel ricandidarmi alla guida di questa città, l’azione svolta in questi anni e che ci ha portato ad ottenere il finanziamento di 7.750.000 euro a valere sul Cis, il Contratto Istituzionale di Sviluppo. Finanziamento che è andato ad aggiungersi ai 4 milioni già disponibili e che oggi, dopo aver avviato i lavori nel dicembre 2021, con il preliminare abbattimento dei palazzi Adamoli e Salvoni, ci consente di fare l’ultimo passo. Un risultato a cui siamo arrivati al termine di un percorso che ci ha visto interessare della questione anche l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di una sua visita a Teramo e lavorare in stretta sinergia con l’ex Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, che ringrazio entrambi ancora una volta per l’attenzione mostrata al nostro territorio. Un’ulteriore concretizzazione di quella strategia di rigenerazione urbana, su base culturale e ricreativa, messa a punto dalla mia amministrazione“.
I lavori prevederanno, in particolare – oltre al recupero delle parti superstiti del teatro antico con la totale messa in sicurezza e pulitura, la realizzazione della nuova cavea, della piazza del Teatro, dei ballatoi panoramici e degli accessi -, anche il recupero e la ristrutturazione dell’edificio di proprietà comunale all’angolo di via Paris, che diventerà un City Hub con servizi funzionali e complementari al teatro rifunzionalizzato.