Il vicesindaco e candidato più votato (con 961 preferenze) ringrazia gli elettori che hanno sostenuto la lista ‘Bella Teramo’ e il sindaco Gianguido D’Alberto
TERAMO – Mentre sul fronte politico si assiste al regolamento di conti all’interno del centrodestra cittadino, dopo lo sfogo del candidato sconfitto Carlo Antonetti, da parte di Giovanni Cavallari, protagonista dopo il sindaco Gianguido D’Alberto di questa campagna elettorale, arriva il ringraziamento agli elettori a nome di tutta la lista di Bella Teramo. Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici è risultato il candidato più votato dell’intera tornata elettorale, con 961 preferenze.
“Giunti al termine di questa intensa campagna elettorale per l’elezione del Sindaco e del nuovo Consiglio Comunale di Teramo -. scrive Cavallari -, sento di esprimere la mia gratitudine per il supporto umano e politico ricevuto. Abbiamo vissuto insieme tanti momenti diversi: alcuni lieti, altri meno, perché densi di preoccupazione, stati d’animo altalenanti, legati al momento, ai luoghi, ma pieni di speranze e di energie positive sempre rivolte alla nostra “Bella Teramo”. Il risultato elettorale, personale e dei miei amici candidati che hanno deciso di impegnarsi per la nostra comunità, ci ripaga per l’impegno profuso e conferma come il nostro lavoro, silenzioso e quotidiano, abbia trovato la vostra condivisione. Insieme siamo impegnati nella costruzione di una città sempre più bella e vivibile, mettendoci alle spalle il tremendo periodo della pandemia, il disordine amministrativo ereditato, le difficoltà economiche, superando gli ostacoli con la dedizione al senso di comunità e della partecipazione.
“In questi anni – aggiunge il leader della lista Bella Teramo – molto abbiamo imparato, nel nome di quei valori ispirati al bene comune. C’è ancora tanto da fare, ma il vostro consenso ci aiuta a perseguire l’obiettivo di una città inclusiva pronta alle future sfide che ci attendono. Sono sicuro, alla luce dell’impegno che abbiamo messo in campo e che vi promettiamo di continuare a profondere, che il rapporto di unità e coesione tra di noi si rafforzerà ulteriormente, diventando nel tempo un sostegno prezioso e irrinunciabile”.