Nella notte l’espianto al Mazzini, da parte di due equipe di medici di Milano e Roma. E’ la quarta donazione a Teramo quest’anno. L’uomo era caduto da una impalcatura a Torano
TERAMO – Il gesto d’amore di Sergio Amadio, il 64enne titolare di una piccola impresa edile caduto da una impalcatura in un’azienda di Torano Nuovo, restituirà la vita a due pazienti tra gli ottomila in attesa di un trapianto in Italia.
Le equipe ospedaliere di Milano e Roma, giunte in nottata al Mazzini di Teramo, hanno infatti prelevato polmone e fegato al termine di un complicato processo di valutazione di idoneità alla donazione sul paziente santegidiese, che aveva riportato un gravissimo e poi fatale trauma cranico.
É questa la quarta donazione avvenuta alla Asl di Teramo quest’anno, grazie alla sensibilità e al senso civico di un paziente che in vita era donatore di sangue e midollo. Per una famiglia già così protesa verso il prossimo é stato naturale non opporsi alla donazione del loro caro deceduto.
“Un atto onorevole, che merita rispetto nei confronti di chi, dopo la morte, può donare la vita – dichiara il direttore generale Maurizio Di Giosia -. Un grande ringraziamento va ai familiari che nel momento di grande dolore hanno saputo guardare oltre la propria disperazione“. Di Giosia ringrazia anche il personale che con la propria professionalità e con il proprio impegno ha reso possibile questo estremo atto di solidarietà verso il prossimo.