E’ il candidato unitario. Consigliere comunale e capogruppo a Castel di Sangro, sarà proclamato dall’assemblea entro due settimane
PESCARA – Sarà Daniele Marinelli il prossimo segretario del Partito Democratico abruzzese. La sua candidatura, unitaria, è stata l’unica presentata alla scadenza, ieri. Sarà proclamato nel corso dell’assemblea regionale di insediamento, che verrà convocata dalla commissione regionale del Congresso entro due settimane. Succede a Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo da luglio 2019 e ora tesoriere nazionale del partito.
Marinelli, 39 anni, è cresciuto a Castel di Sangro dove è consigliere comunale dal 2015 e capogruppo dal 2020. Si è laureato a Roma in lettere e filosofia con specializzazione in storia contemporanea. Dal 2019 fa parte della segreteria regionale del Pd come responsabile economia e poi organizzazione, ed è tesoriere del Pd della provincia dell’Aquila. Esprime “soddisfazione per il buon esito del percorso unitario che è sfociato nella candidatura: era fondamentale in questa fase mantenere la nostra comunità coesa, per meglio affrontare la sfida della costruzione della coalizione e del programma che serviranno a riconquistare la Regione il prossimo anno”.
Proprio le elezioni regionali del 2024 sono il primo orizzonte del mandato di Marinelli. In vista di esse, si legge nel documento congressuale alla base della sua candidatura “vogliamo costruire, senza pretese egemoniche, e sulla base di un rapporto di pari dignità tra tutte le forze politiche e civiche che convergeranno, una larga alleanza progressista e democratica, di cui il Pd sia protagonista, fondata su un progetto condiviso, a partire dai contenuti e dalle proposte per un Abruzzo più giusto, più solidale, più moderno, per una nuova stagione di crescita ecosostenibile, che unisca tutte le forze alternative alla destra che si riconoscano in tale progetto. Dobbiamo farci interpreti della spinta, che è provenuta dalla forte partecipazione delle primarie del Congresso nazionale che hanno portato all’elezione di Elly Schlein e dal voto degli iscritti, di cui dobbiamo essere attenti interpreti promuovendo una forte apertura nel confronto con le forze sociali, con il mondo delle associazioni e del terzo settore, con le fondazioni e tutte le espressioni della cultura abruzzese, con le competenze presenti nel mondo della scuola, dell’università e della ricerca, con tutte le forme di organizzazione della società civile, perché contribuiscano, attraverso anche il ruolo del Comitato per le idee istituito dal Pd Abruzzo, al programma per l’Abruzzo del 2030”.