Amici e tanta gioventù per il fatidico sì del gioielliere teramano (Oreria D’Antonio 1870)
TERAMO – Gioia, felicità e una gran ventata di gioventù, a dispetto del clima, hanno accompagnato le nozze di Ubaldo D’Antonio e Donatella Cargini, nel suggestivo scenario di Ciambi a Roseto.
Tra i fatidici sì, brindisi e sorrisi è crollato il mito della inafferrabilità dello scapolone d’oro. Ci ha pensato la bellissima Donatella a farne cadere l’imbattibilità e a trascinarlo all’altare, con la ‘benedizione’ laica di Matteo Di Patrizio, l’amico di sempre, e l’avallo di una… giuria internazionale di ben sei testimoni: Chiara, Tania, Giulia, Pierpaolo, Amedeo e Giampiero. Ma nulla il rampollo della storica famiglia di gioiellieri teramani avrebbe potuto, di fronte al sorriso del figlioccio Daniele, presente in braccio a mamma Roberta per porgere alla coppia gli anelli nuziali (forgiati dal fratello, maestro orafo Amedeo) Auguroni di cuore e in particolare ai genitori Fiorella, Emilio, Maria e Domenico.