Vera e Pietro, i ‘nonni esemplari’ di Basciano premiati a Montecitorio

Già dal terremoto dell’Irpinia e poi in quelli del 2009 e del 2016, fino alla guerra in Ucraina sono stati in prima fila nelle iniziative solidarietà con figli e nipoti. La cerimonia con il presidente Fontana

TERAMO – E’ stata una giornata speciale per la coppa teramana di Basciano, Vera Di Sabatino e Pietro Di Stefano – che si apprestano a festeggiare l’anno prossimo 50 anni di matrimonio -, che oggi sono stati premiati, in occasione della Festa dei nonni, dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana: Vera e Pietro sono due nonni “esemplari“, che si sono “particolarmente distinti nella trasmissione dei valori della carità e della solidarietà ai propri nipoti con esempi di vita concreti“, ha detto il presidente della Fontana.

Vera Di Sabatino e Pietro Di Stefano, vivono a Basciano: già nel terremoto dell’Irpinia nel 1980, con il primogenito Massimiliano, donarono automezzi abitativi. Durante il terremoto del 2009 e quello del 2016, assieme a figli e quindi ai nipoti, si sono subito prodigati nella ricerca e nella consegna di medicinali, vestiti, coperte e cibo per le persone che avevano perso tutto, compreso i propri cari.

Lo stesso hanno fatto con l’inizio dello scoppio della guerra in Ucraina. Grazie a loro, ai figli e ai nipoti, è stato possibile per don Riccardo Patalano, parroco di Montegallo, in provincia di Ascoli Piceno, comune che si trova al centro del cratere del sisma del 2016, noleggiare a loro spese un pulmino, caricarlo di beni di prima necessità, donati anche dai cittadini di Montegallo, e raggiungere Leopoli, dove ha salvato tre bambini e due mamme, di cui una vedova, in fuga dall’est dell’Ucraina. Mamme che ora sono al sicuro in Italia coi loro bimbi.

nonni sono i custodi della nostra tradizione, i nostri angeli custodi. Spetta anche alle istituzioni ringraziarli, valorizzarli e ricordare come nel nostro Paese ci siano tante persone che si impegnano e che aiutano il prossimo – ha concluso il presidente della Camera, Fontana.