FOTO / Cleopatra dopo l’intervento è tornata in acqua al parco fluviale

L’esemplare femmina di cigno è stata operata per la rimozione di amo e filo da pesca dall’esofago: stamattina è stata reimmessa nel laghetto

TERAMO – Dopo l’intervento, molto invasivo, subìto per la rimozione del grosso amo e del filo da pesca che le ostruiva l’esofago, il cigno femmina ferita è stata riportata nel suo habitat, in quel laghetto del parco fluviale dove alcuni balordi si sono divertiti a posizionare gli attrezzi da pesca tra gli arbusti, con l’intento di danneggiare gli uccelli acquatici. Cleopatra – così è stata ribattezzato l’esemplare femmina di cigno – era stata soccorsa la scorsa settimana e trasferita dapprima all’ospedale veterinario di UniTe a Piano d’Accio, dove la radiografia aveva confermato la presenza dell’amo nell’esofago, e poi nell’ambulatorio veterinario Vestina di Montesilvano, dove è stata operata ieri.

Questa mattina, l’assessore all’ambiente e al verde pubblico, Valdo Di Bonaventura, assieme al vigile ecologico Vincenzo Calvarese e ai volontari dell’associazione Tutela animali invisibili, ha riportato al parco fluviale il cigno e poi l’ha fatto scendere in acqua, dove si è riunito all’altro esemplare maschio, Antonio. C’erano diverse persone ad assistere al momento, che è stato toccante, soprattutto quanto l’altro cigno ha riconosciuto la compagna.

Si spera che questo drammatico momento si superato e che l’episodio sia servito per aumentare la sensibilità verso la protezione di questi animali, anche se balordi e imbecilli sono sempre in agguato.

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