Rogo alla ‘torre di raffreddamento’ in costruzione, dove alcuni operai erano al lavoro. Nessun ferito. La colonna di fumo visibile a chilometri di distanza. I vigili del fuoco evitano che il fuoco raggiunga l’eliporto e la pineta. La nota della Asl
TERAMO – Momenti di tensione questa mattina all’ospedale Mazzini di Teramo per un violento incendio che si è sviluppato nell’area esterna posteriore al nosocomio, nei pressi dell’eliporto e accanto al deposito tecnico dove alcuni operai stanno lavorando alla costruzione di una ‘torre di raffreddamento’ e da cui si è originato il rogo. Molto probabilmente a causa di una scintilla provocata dagli strumenti di lavorazione, ha preso fuoco il container che conteneva materiale coibentante di protezione dei cavi elettrici: l’incendio ha prodotto una densa colonna di fumo nero che è rimasta visibile da tutta la città e ha allarmato tutti, che hanno pensato avesse preso fuoco la struttura ospedaliera.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, dopo un primo tentativo di spegnare le fiamme fatto dal personale tecnico della Asl con gli estintori. Ma la violenza delle fiamme era tale che era impossibile poterle aggredire se non con l’utilizzo dei mezzi in dotazione ai vigili del fuoco. Il rogo è stato domato in poco tempo ed è stato così evitato che si estendesse alle vicine strutture dell’eliporto e dalla centrale termica, ma soprattutto alla vicina pineta e alle auto in sosta attorno al nosocomio.
Sul posto sono arrivati anche il direttore generale Maurizio Di Giosia, quello sanitario Maurizio Brucchi e il sindaco Gianguido D’Alberto per avere un quadro più preciso della situazione.
Questa la nota diffusa dalla Asl di Teramo: “Questa mattina durante alcuni lavori di installazione di una torre di raffreddamento e vaporizzatrice, una scintilla provocata da lavori a caldo ha causato l’innesco di un incendio della parte interna di questa nuova struttura. L’intervento immediato prima del personale al lavoro e subito dopo il tempestivo arrivo dei vigili del fuoco hanno consentito lo spegnimento del rogo. L’area tecnologica in cui si sono sviluppate le fiamme è molto distante non solo dalla centrale termica, ma anche dalle strutture sanitarie. Nessun pericolo corso da degenti e personale sanitario al lavoro e nemmeno dalle strutture: in poche decine di minuti è tornato tutto alla normalità. Sul posto sono intervenuti, oltre ai vigili del fuoco, anche polizia e carabinieri. Sul luogo dell’incendio è arrivato subito il direttore generale Maurizio Di Giosia, per verificare che tutto fosse sotto controllo“.