Nell’indagine di ItaliaOggi-La Sapienza, il teramano migliora di 3 posti la graduatoria del 2002. In ritardo (e peggiorano) Pescara, L’Aquila e Chieti. Al primo posto Bolzano, poi Milano
TERAMO – La provincia di Teramo è, in Abruzzo, quella in cui la qualità della vita è migliore. Lo riporta l’Indagine sulla qualità della vita di ItaliaOggi – Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, giunta alla 25ª edizione.
Le dimensioni analizzate sono: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, tempo libero.
Teramo si attesta in 61esima posizione nella classifica delle 107 province italiane, migliorando di 3 posti la graduatoria dello scorso anno, quando era al 64esimo gradino. Si tratta di un risultato non soltanto migliorativo in senso assoluto, ma rappresenta anche un dato che spicca come spartiacque tra il centro-sud e il nord Italia. Teramo è infatti la prima delle province al di sotto delle Marche e del Lazio che si eleva dal profondo divario esistente tra le due zone del Paese.
Quest’anno la qualità della vita in Italia è infatti risultata buona o accettabile in 63 province su 107, in linea con gli ultimi due anni (erano 64 nel 2022; 63 nel 2021; 60 nel 2020, anno dell’emergenza pandemica). Si tratta in particolare di province dell’arco alpino, centrale e orientale, della pianura padana e dell’appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana, Umbria e Marche. Il 61esimo posto della provincia teramana è dunque un limite determinante in questo disegno della qualità della vita.
In Abruzzo, dietro a Teramo troviamo Pescara e L’Aquila ancora a braccetto, che peggiorano entrambe di una posizione: erano rispettivamente 65esima e 66esima, nel 2023 sono 66esima e 67esima. Chieti è dietro, molto staccata, in 74esima posizione (nel 2022 era al 68esimo).
Sul podio della qualità della vita, nel 2023, c’è la provincia di Bolzano, da sempre al top del ‘bel vivere’ (era al secondo posto lo scorso anno). A seguire due città metropolitane, Milano e Bologna,che migliorano e confermano la performance del 2022: erano quinta e terza su 107. Seguono Trento e Firenze.