Incontro tra il presidente Di Provvido e il sindaco D’Alberto: tra le proposte, aiuto sulla stesura dei regolamenti, avviso bonario anche per l’Imu, agevolazioni per ridurre il carico fiscale sulle imprese
TERAMO – L’Ordine dei commercialisti ‘apre’ alle consulenze per la stesura dei regolamenti Imu e Tari del comune di Teramo. Il contributo, prezioso e competente dei professionisti, è più che mai utile per evitare le ambiguità nell’applicazione e nell’interpretazione delle norme. E’ stato il presidente dell’Ordine provinciale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Maurizio di Provvido, a rinnovare la proposta di un supporto tecnico, gratuito, alla dirigenza dell’area, nel corso di un incontro con il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, che si è tenuto in municipio alla presenza della dirigente dell’Area 3 finanze e tributi, Daniela Cozzi.
Da tempo l’Ordine promuove lo sviluppo di rapporti di collaborazione con gli enti della provincia teramana, finalizzata a superare quelle difficoltà di interpretazione, spesso non univoca, delle imposte IMU e Tari. Lo stesso Di Provvido ha manifestato al sindaco “la disponibilità ad offrire gratuitamente il proprio contributo nella stesura dei regolamenti comunali, di diretta pertinenza dei commercialisti, cercando di eliminare i possibili problemi che si riscontrano nell’applicazione delle norme evitando in tal modo inutili contenziosi tra contribuenti e uffici tributari“. Ma non è stato questo l’unico argomento sul tavolo del cordiale incontro: si è parlato anche della “macchinosa burocrazia che attanaglia i contribuenti con i numerosi adempimenti di carattere formale che dovrebbero essere eliminati, ove possibile, grazie anche alle maggiori disponibilità, da parte dell’Ente Comune, di banche dati dalle quali attingere tutte le informazioni necessarie, evitando inutili duplicazioni di documenti da presentare da parte dei contribuenti“. Su questo argomento il presidente Di Provvido ha chiesto l’applicazione per l’IMU di un metodo che caratterizza già il rapporto tra utente ed ente in ambito Tari, ovvero l’invio di un avviso bonario con possibilità di pagamento di una sanzione ridotta, che anticipi l’emissione dell’avviso di accertamento.
In tema di accertamenti, Di Provvido ha evidenziato come, pur considerando il periodo pandemico 2020-2022, questi “vengano eseguiti dopo alcuni anni, quasi allo scadere della prescrizione: ciò comporta maggiori difficoltà per i contribuenti i quali, in caso di errore, si trovano costretti a corrispondere all’Amministrazione comunale imposte con considerevole ritardo e con maggiori oneri da sopportare“. E sul tributo Tari, l’Ordine chiede che il Comune individui agevolazioni per la copertura degli oneri per le imprese teramane, “pur riconoscendo gli interventi finanziari con i quali il Comune si è impegnato per ridurre il carico fiscale” su di esse.
“Il sindaco – conclude la nota dell’Ordine dei commercialisti teramani – ha assicurato ilsuo Impegno per una stretta collaborazione, anche attraverso un protocollo d’intesa,
con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Teramo, nella certezza di migliorare i rapporti, non solo con la categoria dei commercialisti, ma soprattutto con l’intera comunità, in considerazione che detti professionisti sono i mediatori tra istituzioni e cittadini”.