Una svolta nelle indagini sulla morte della donna trovata in via Brodolini: l’autista del piccolo mezzo da trasporto non si sarebbe accorto della presenza del corpo in strada. Il mezzo è stato sequestrato. C’è un video
TERAMO – Un pezzo alla volta il puzzle va componendosi nella ricostruzione della tragica morte di Gabrielle Di Ottavio, a 64enne trovata senza vita sul ciglio di via Brodolini, a poche centinaia di metri da casa, dove stava rientrando ieri sera attorno alle 18:30. La donna potrebbe essere stata travolta e uccisa da un bus mentre era già a terra, forse per un precedente malore. E’ una prima ricostruzione che gli investigatori fanno per chiarire la causa del decesso: dunque non un delitto e tantomeno la manovra del bus urbano che in quella zona ha il suo capolinea. A conferma del coinvolgimento del piccolo mezzo di trasporto pubblico ci sono le immagini di una telecamera di videosorveglianza che lo riprendono mentre percorre la strada e nel punto incriminato ha un sobbalzo, come se avesse trovato un ostacolo sulla sua marcia.
In nottata il mezzo, un minibus da 18 posti, è stato sequestrato e l’autista che era alla guida è stato indagato per omicidio stradale. Adesso i tecnici della Scientifica della Polizia di Stato, che lavorano al caso assieme ai colleghi della polizia stradale, dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e della squadra mobile, eseguiranno i rilievi sul mezzo per individuare elementi di correlazione con le tracce rinvenute sul corpo della donna e per terra, sull’asfalto di via Brodolini: una ricostruzione compatibile con quanto accaduto è che l’autista del bus non si sia accorto della presenza del corpo della donna in strada – forse a terra perché caduta per un malore – e con il minibus l’abbia travolta, uccidendola. Solo l’autopsia potrà chiarire la causa.