Ha combattuto a lungo con la Sla, aveva 66 anni. Vice primario dell’emergenza-urgenza, presidente dei medici cattolici, alpino ed ex Cri, aveva una sola missione: aiutare gli altri. Funerali alla Cona alle 14
TERAMO – Era un uomo buono e generoso, prima ancora che un medico preparato e sensibile. Per questo, l’insieme dei due. fattori rende ancor più pesante la sua scomparsa. Il dottor Francesco Mascione si è spento dopo una lunga e inesorabile malattia, quella Sla che gradualmente lo aveva allontanato fisicamente, ma non affettivamente, dalla sua missione.
Lui aveva sempre continuato a fare del bene per gli altri, come poteva limitatamente ai suoi movimenti e anche di recente in carrozzina. Uno dei tanti esempi di altruismo quando decise di donare ai condomini e alla comunità di via Nicola Perrotti, a Teramo, e alla chiesa dell Madonna della Cona, un defibrillatore salva vita. Per lungo tempo ha lavorato all’emergenza-urgenza, ricoprendo il ruolo di vice primario del 118 della Asl di Teramo, e sapeva bene quando fosse importante la tempestività del soccorso nelle patologie tempo-dipendenti.
Nativo di Canzano, il 1° febbraio avrebbe compiuto 66 anni. La sua vita l’ha trascorso dedicando il suo tempo ad assistere gli altri, da volontario, da orgoglioso alpino (nel marzo scorso ha voluto esserci, seppure costretto alla carrozzella, al raduno di Isola del Gran Sasso), da medico: dal 2012 era presidente della sezione di Teramo dell’associazione medici cattolici italiani e ha speso molto tempo anche nelle attività della Croce Rossa. Oggi tutti lo salutano commossi, accompagnando la sua dipartrita con un grazie infinito per quanto ha fatto e lasciato a tutti. I funerali di Francesco Mascione si terranno domani, sabato 6 gennaio alle 14, alla chiesa della Madonna della Cona.